Vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti, per accertare e sanzionare le molteplici forme di illiceità nel settore della tutela ambientale. Le articolate attività, coordinate a livello centrale dal Servizio Centrale Operativo, sono state condotte dai poliziotti delle Squadre Mobili in 33 province italiane, con il supporto della Polizia Stradale.
All’esito di 3 giorni di intense attività operative, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1700 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunciate in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato e 85 violazioni amministrative, rilevate per un importo superiore ai 200mila euro.
L’attività rientra nell’azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato, in un settore che da decenni rappresenta una fonte di ingente, illecito profitto anche per le organizzazioni criminali, al fine di porre un freno all’espansione dei crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono costantemente a rischio la salute dei cittadini.
Nell’ambito della provincia di Caserta, la Squadra Mobile e la Polizia Stradale, insieme ai Commissariati di pubblica sicurezza di Maddaloni e Castel Volturno, hanno individuato tre aree destinate allo smaltimento illecito.
In particolare, nella frazione Montedecoro di Maddaloni è stato controllato un locale, all’interno del quale, un 48enne del posto, con precedenti per ricettazione, svolgeva attività di riparazione di veicoli, senza le prescritte autorizzazioni. Sono state riscontrate numerose irregolarità nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti, tra cui batterie di autovetture al piombo, lattine di olio esauste, olii esausti depositati all’interno di contenitori in plastica presenti all’interno dell’officina. L’uomo è stato denunciato per la mancanza delle autorizzazioni ed il locale sequestrato, mentre per le irregolarità amministrative è stata inflitta una sanzione di 15mila euro.
A Castel Volturno, i poliziotti hanno denunciato un 25enne italiano e una 60enne di origine bosniaca, entrambi con precedenti per furto, ricettazione e riciclaggio, ritenuti gestori di un’officina clandestina che si occupava di smembrare e ricomporre veicoli. All’interno del deposito, sono stati trovati parti meccaniche e targhe di 3 autovetture provento di furto, oltre a numerosi pezzi di veicoli, i cui numeri di telaio erano stati cancellati. All’interno dei locali è stato rinvenuto anche un “jammer”, attrezzatura elettronica di rilevazione e interruzione delle onde radio, utilizzato per disattivare i dispositivi antifurto. A causa delle pessime condizioni ambientali, dovute allo sversamento di rifiuti e liquami pericolosi negli scoli delle acque reflue, i due sono stati denunciati per ricettazione ed inquinamento ambientale, mentre i locali ed il materiale trovato sequestrati.
Sempre a Castel Volturno, i poliziotti hanno denunciato un 62enne del posto, con precedenti per ricettazione e truffa, gestore di un locale destinato all’esercizio dell’attività di autoriparazione e carrozzeria, che viene esercitava senza titolo autorizzativo. Il locale adibito è stato sequestrato per la notevole quantità di rifiuti pericolosi rinvenuti. All’interessato, inoltre, è stata inflitta una sanzione amministrativa di oltre 5mila euro.