Infermiera picchiata con asta da flebo e schiaffeggiata da paziente all’ospedale di Sessa Aurunca

di Redazione

Aggredita prima con un’asta da flebo e poi con un violento schiaffo al viso da un paziente. Vittima un’infermiera che ieri mattina, intorno alle 7, era in servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.

Curata prima nello stesso presidio ospedaliero, riscontrando un ematoma al padiglione auricolare sinistro, intorno alle 9.30, avvertiti i sintomi di vertigini, l’infermiera si recava all’ospedale di Caserta dove le veniva diagnosticato un trauma contusivo nella stessa area facciale, con una prognosi di cinque giorni. Una volta dimessa, l’infermiera, tramite il suo avvocato Fortunato Amato del Foro di Nola, ha presentato denuncia querela nei confronti dell’aggressore al fine di costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni morali e materiali subiti.

“Desidero esprimere solidarietà e vicinanza, a nome di tutta la segreteria di Caserta, alla professionista della salute aggredita”, fa sapere Ciro Vettone, segretario provinciale della Cgil Fp. “Le aggressioni al personale sanitario – continua il sindacalista – ormai sono una piaga diffusa in tutta la provincia, atti violenti in particolare nei confronti degli operatori sanitari del servizio di emergenza che sono maggiormente esposti solo perché esercitano il proprio ruolo a tutela della salute dei cittadini. Contro le violenze negli ospedali c’è bisogno di una legge ad hoc, ma anche un piano straordinario per il Sud. Serve sicuramente una normativa che aumenti le pene per le aggressioni agli operatori sanitari, oltre a rendere le sedi più sicure anche con la previsione di presìdi di polizia, dalla quale si dovrebbero ricavare risultati ben diversi in termini di tutela e presenza che faccia da deterrente alle intenzioni criminose di chi ancora agisce liberamente ai danni del lavoratori dei Pronto Soccorso di tutto il territorio”.

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