Aversa (Caserta) – “Colposcopia, dalla diagnosi alla terapia in patologia cervico-vaginale”. E’ il tema al centro della giornata di formazione tenutasi ad Aversa, nella splendida cornice del complesso monumentale di San Francesco, col patrocinio degli Ordini provinciali dei Medici e degli Ostetrici, dal comitato aversano dell’Andos – Associazione nazionale donne operate al seno e dall’associazione “AversaDonna”.
Per l’intera giornata diversi esperti del settore sono stati impegnati ad aggiornare gli specialisti in ginecologia ed ostetricia su elementi di gestione e pratica colposcopica e sulla patologia del basso tratto genitale femminile. Responsabili scientifici i dottori Domenico Ventriglia, Matilde Sansone e Massimo Capodanno. Sponsor la casa farmaceutica aversana “Digi-Pharm”, rappresentata per l’occasione dall’amministratore Fabrizio Ventriglia, Clinica San Paolo di Aversa, il centro diagnostico “Pasteur”, DigiMedica Soluzioni Ambulatoriali, il centro Hera Fecondazione Assistita e Banca Mediolanum.
La colposcopia costituisce una procedura importante nell’attività del ginecologo per conoscere la diagnosi precoce nelle patologie della sfera genitale vulvo-cervico-vaginale. Ma è anche uno strumento di prevenzione di diverse patologie, anche tumorali, come quelle provocate dal virus Hpv (human papilloma virus) contro il quale è possibile vaccinarsi gratuitamente, come spiegato ai microfoni di PupiaTv dal dottor Ventriglia, stimato ginecologo e responsabile del reparto di ginecologia della Clinica San Paolo di Aversa.
Sempre in tema di prevenzione, ma anche di assistenza pre e post parto, un ruolo fondamentale lo ricoprono gli ostetrici, come ha precisato il dottor Saverio Turco, presidente dell’Ordine casertano. Un altro aspetto da tenere in considerazione, come spiegato il professor Lucio Romano, già senatore della Repubblica, è l’educazione alla sessualità.
Soddisfatto il presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta, Carlo Manzi, per un evento che ha rappresentato un’occasione importante per fornire strumenti culturali e tecnologici allo scopo di saper meglio gestire i casi clinici. IN ALTO IL VIDEO CON INTERVISTE
