Gli LSU Gricignanesi nella “PADANIA” di Bossi

di Andrea Aquilante

La PadaniaGRICIGNANO. Forza Italia e il circolo Specchio, attraverso un comunicato, affermano: “Fallimento, questo è il termine per descrivere la vergognosa pagina scritta in questi giorni nella storia della nostra cittadina. Su 135 Lavoratori Socialmente Utili, solamente 22 prestavano regolarmente il loro servizio…

…questo è quanto accertato dai Carabinieri, a seguito di controlli esperiti presso gli uffici comunali e sui posti di lavoro.Umberto Bossi Una notizia battuta dall’ANSA, che in questi giorni stà facendo il giro d’Italia, tant’è che finanche il giornale della Lega “LA PADANIA”, si è interessata al caso, sottolineando l’inefficienza del Sindaco e dell’intera Giunta comunale, nella gestione dei soldi pubblici e delle risorse umane. In tutto questo i Lavoratori Socialmente Utili, per quanto siano attori di questa assurda vicenda, rappresentano comunque nello stesso tempo le uniche vittime e pertanto hanno tutta la nostra comprensione per la loro situazione non invidiabile, per l’elemosina che ricevono mensilmente, di gran lunga insufficiente per la sola sopravvivenza, per essere capitati nel limbo degli sfigati, senza prospettive di stabilizzazione, ma piegarsi al sistema, facendosi scudo di chi verosimilmente o per opportunismo o per negligenza, viene meno all’azione di vigilanza, porta ad un’unica conseguenza quella di essere stritolati dal sistema stesso. Padania

Ferme le responsabilità soggettive, penalmente rilevabili, a rigor di logica, sembrerebbe essersi concretizzato il fallimento dell’intera politica comunale. Fallimento di chi era chiamato a vigilare, fallimento di chi era preposto al coordinamento, fallimento di chi doveva assicurarsi che i progetti, i fini di utilità pubblica, in base ai quali vengono elargiti i sostegni agli LSU, venivano perseguiti. Fallimento quindi, dell’intera macchina amministrativa che non ha saputo cogliere l’occasione di utilizzare questa forza lavoro, in progetti di manutenzione ambientale e del territorio, recupero urbano, servizi alla persona, servizi amministrativi, che avrebbero potuto contribuire a migliorare da un lato il grado di vivibilità della nostra cittadina e dall’altro dare maggiore prospettive di stabilizzazione ai lavoratori.

Gricignano di Aversa, 13.01.2006 FORZA ITALIA – CIRCOLO SPECCHIO

Riportiamo integralmente l’articolo pubblicato ieri dal giornale leghista “La Padania

Gricignano d’Aversa, un paese di 8mila900 anime, 2693 nuclei famigliari, in provincia di Caserta, conta la bellezza di 135 lavoratori socialmente utili (uno ogni 19 famiglie) e certo non sa cosa farsene, visto che di questi solo 22 sono stati trovati al loro posto durante un controllo dei carabinieri.
In 113 si saranno stancati di girarsi i pollici e, così, hanno pensato bene di bigiare dedicandosi a qualcosa di più divertente o redditizio, naturalmente senza rinunciare nel contempo al non esaltante ma neppure disprezzabile stipendio comunale. Nessuno, d’altra parte, pare avesse qualcosa da ridire, neppure il sindaco che li aveva generosamente assunti, Andrea Lettieri, eletto primo cittadino, possiamo immaginare con una marea di preferenze, a capo di una lista targata Unione. Lettieri, a sua discolpa, può raccontare di non essere molto presente in paese perchè ha da fare nel capoluogo, dove ricopre l’incarico di assessore provinciale alla (tutto vero, non è uno scherzo) Organizzazione, Formazione e Gestione risorse umane. Intanto le “risorse umane” che organizzava, formava e gestiva da par suo nel municipio di Gricignano venivano beccate dai carabinieri in flagrante assenteismo e denunciate alla procura di Aversa con l’accusa di truffa aggravata.
In ballo c’è il danno arrecato all’erario da chi intascava lo stipendio senza neppure recarsi al posto di lavoro. Ma, per dirla tutta, che spesso certe presenze non siano più produttive delle assenze è un segreto di Pulcinella. La prassi delle assunzioni pubbliche in regime di “lavoro socialmente utile” risale ai primi anni Novanta, quando venne usata come strumento utilizzato dallo Stato per farsi carico dei lavoratori espulsi dalle grandi e medie imprese, in cassa integrazione, giunti al termine della durata massima dei sussidi. I soggetti in difficoltà venivano messi a libro paga delle pubbliche amministrazioni che si ingegnavano di trovare loro una qualche mansione per giustificare il compenso elargito. Ben presto, però, questa caritatevole provvidenza venne applicata a chi in fabbrica non ci aveva mai messo piede. I lavori socialmente utili, strumento pensato per reinserire in qualche modo nel mondo del lavoro i soggetti svantaggiati, erano diventati una forma di assistenza permanente. E soprattutto, un metodo in gran voga al Sud, dove alle note carenze occupazionali si abbinano le aspettative clientelari dei politici e di parte della popolazione. Non a caso la distribuzione territoriale dei cosiddetti lavoratori socialmente utili rispecchia alla perfezione il consolidato dualismo Nord-Sud, con oltre il 70% di assunti in regime assistenziale nel Meridione.
A fare la parte del leone la Campania, che da sola vanta circa il 35% delle assunzioni nazionali in forma di lavoro socialmente utile. Così non stupisce che in un paesino come Gricignano 135 lavoratori socialmente utili, sulla carta, affollino il municipio. E non sorprende che in tutta la zona l’assenteismo sia un “fenomeno consistente” nella pubblica amministrazione, come ammettono al comando dei Carabinieri di Aversa, spiegando l’operazione su vasta scala disposta dal comando provinciale dell’Arma di Caserta. A cui possiamo dare una dritta anche noi: nel tentativo di rintracciare il sindaco di Gricignano, dalla portineria della Provincia, intorno alle 16.00, ci è stato detto di ritelefonare il giorno dopo, perchè in città c’era Prodi e negli uffici non era rimasto più nessuno, centralino compreso. Alla stessa ora abbiamo chiamato il municipio di Gricignano e lì la musica è stata solo un po’ diversa: «Sono appena le quattro, non c’è ancora nessuno: richiamate tra mezz’ora, dopo il rientro». Dove la siesta è sacra, come si può pretendere che i sottopagati lavoratori socialmente utili vadano sul serio a lavorare?
LA PADANIA

[Data pubblicazione: 12/01/2007]

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