Masci Aversa 1, i volontari a Lourdes per il servizio “Hospitalité”

di Redazione

di Serenella Felaco (da Osservatorio Cittadino 15 giugno 2024) – Aversa (Caserta) – Anche quest’anno il gruppo di fratelli-scout della comunità Masci Aversa 1 ha preso parte all’esperienza del servizio di “Hospitalité de Notre Dame de Lourdes”. Guidati dal magister Carmine Munno e dai mascini Salvatore Tinto, Antonio di Biase, Antonio Marino, Luisa Cavagnuolo, Vincenzo Cipullo, Ferdinando Spatarella, Romualdo Guida, Ciro Esposito e Luigi Marino, i volontari hanno preso parte a questa esperienza che hanno giudicato “fondamentale per la loro formazione, determinando diversi atteggiamenti nei confronti del prossimo e della vita, scoprendo attitudini nuove, sensibilità e ulteriori competenze”.

“Quest’anno, in particolar modo, – dichiara il Masci Aversa 1 – c’è stato anche l’engagement del nostro fratello mascino Luigi Marino che non è, e non può essere, un privilegio e la medaglia ad egli conferita non è un’onorificenza, bensì il richiamo a un impegno di missione nella Chiesa, a nome della Chiesa, sotto la guida materna di Maria e non fa altro che siglare pubblicamente questo impegno di missione e servizio”.

Al giornale il magister Carmine Munno ha dichiarato: “Noi siamo confratelli della Hospitalité Notre Dame de Lourdes, facciamo questo servizio da circa otto anni e, in pratica, veniamo una volta all’anno a Lourdes con tutta la comunità del Masci Aversa 1. Si fanno cinque anni di stage, in cui si impara a rapportarsi con le persone malate e ci si forma per altre attività, tra cui l’organizzazione delle processioni serali, l’organizzazione del servizio alle piscine e la cerimonia della processione eucaristica. Tutte queste attività permettono di partecipare alla vera e propria vita del santuario. Noi facciamo servizio di accoglienza ai malati, che arrivano con i treni dell’Unitalsi (l’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Io, in particolar modo, mi occupo di trasportare i malati dall’aeroporto di Lourdes al santuario”.

“Questo è un servizio di volontariato – ha precisato Munno – che noi della comunità Masci Aversa 1 facciamo a nostre spese e consiste nel prestare assistenza alle persone malate per una settimana. Questo è un vero e proprio servizio, che ci porta a contatto con persone che vengono da tutto il mondo. Incontriamo, ad esempio, Irlandesi, Americani, Francesi. L’idea di molte persone, purtroppo, è quella che chi parte per Lourdes sia così malato, da non poter più invocare l’aiuto della medicina, come a sperare di salvarsi in extremis, per intercessione divina. Se me lo chiedete, vi dico che io e i fratelli mascini presenti in quel luogo, abbiamo assisto a eventi sovrannaturali ogni giorno, da quando cominciavamo il servizio di mattina presto a quando andavamo a letto la sera tardi, con le piaghe ai piedi. Non serve una commissione medica per acclarare ciò di cui vi parlo: basta avere gli occhi in fronte e le orecchie che funzionino. Basta, difatti, guardarsi intorno per capire che quello è un posto dove la gente viene carica di domande e se ne va sempre con delle risposte. Noi ci torneremo fino a quando le forze ce lo consentiranno, siamo scout e non semplici pellegrini!”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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