Uccide i genitori: non volevano dargli altri soldi dopo aver perso la casa per i suoi debiti

di Redazione

E’ stato fermato nella notte e condotto in carcere, con l’accusa di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà, Luca Ricci, 50enne che ha confessato di aver ucciso entrambi i genitori nella villetta dove abitavano in via Fanella 127 a Fano, in provincia di Pesaro-Urbino. Ieri mattina l’uomo aveva strangolato la madre Luisa Marconi, 70 anni, e colpito a martellate il padre Giuseppe Ricci, 75 anni, conosciuto come “Giorgio”.

Il 50enne, separato, padre di due figli, operaio alla Profilglass, ha ammesso tutto davanti alla procuratrice Maria Letizia Fucci e alla Squadra Mobile: ha ucciso perché i genitori non volevano dargli altri soldi dopo che la loro casa di via Fanella 127 era stata venduta all’asta per coprire i debiti di quel figlio che abitava nell’appartamento sovrastante.

Secondo quanto finora ricostruito, intorno alle 2 di notte Ricci è entrato nell’appartamento dei genitori per controllare la pressione alla madre che aveva detto di non sentirsi bene. Ne sarebbe nata una discussione riguardante la richiesta di altri soldi. Al diniego della madre, Ricci ha preso un cordino, strangolandola. Successivamente, si è recato nella camera da letto in cui il padre stava dormendo, colpendolo a martellate sulla testa e uccidendo anche lui.

Dopo il duplice omicidio è risalito nella sua abitazione al piano superiore dove c’era il figlio 17enne che dormiva, ignaro di quanto accaduto. Al mattino, poco prima delle 8, Ricci ha accompagnato il figlio a scuola a Pesaro, per dei corsi di recupero crediti. Alle 8.30 è ritornato a casa e avvertito la Polizia, riferendo che i genitori non rispondevano. Sul posto arrivavano i Vigili del fuoco che, una volta entrati nell’appartamento dei coniugi, si ritrovavano dinanzi il macabro scenario. Il 50enne veniva quindi interrogato dagli inquirenti: dopo 16 ore la confessione.

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