CESA. Passo svelto e movimenti rapidi. Due colpi di pistola esplosi in aria, e un fucile a canne mozze per tenere sotto tiro i tantissimi utenti. Mattinata di panico e paura ieri all’ufficio postale di Cesa. Erano da poco trascorse le nove, lunghe file agli sportelli, tra uno sbuffo e l’altro delle persone in coda, quella che sembrava una giornata tranquilla si è trasformata in incubo.
Nell’ufficio hanno fatto irruzione tre rapinatori a volto coperto da casco integrale e armati di fucile a canne mozze e due pistole. Per i presenti neanche il tempo di rendersi conto di quello che stava avvenendo, e uno dei banditi hanno sparato due revolverate al soffitto. Un altro, quello con la lupara, intima ai presenti di non muoversi: «Restate fermi e non vi accadrà nulla», dice con voce ferma e perentoria. Ovviamente nessuno si muove. Tutti, dipendenti e utenti, restano pietrificati. Di gesso. La tensione si taglia con il coltello. Mentre quello con il fucile tiene sotto tiro gli utenti, gli altri complici si muovono verso le casse e le ripuliscono. Di appena mille euro il bottino. Gli uffici postolia di nuova generazione sono minute di dispositivi di apertura e consegna a tempo delle casse, per cui di solito il contante disponibile è sempre poco. Per fortuna la gang si accontenta, non prende di mira i presenti. Con la stessa rapidità con cui sono entrati, i delinquenti si sono dileguati. All’esterno c’era un quarto complice. La banda si è data alla fuga in sella a due moto di grossa cilindrata. Nell’ufficio postale volti sconvolti e bianchi come