Abusi su bimbi in scuola materna, condannato maestro di religione: sospetti su altre 40 vittime

di Redazione

Terminato il processo con rito abbreviato nei confronti di un maestro di religione 35enne che era stato arrestato nel marzo 2023 con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di quattro bimbi, tra i 4 e i 5 anni, in una scuola dell’infanzia a Milano. L’uomo è stato condannato dal tribunale del capoluogo lombardo a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

Gli abusi sono avvenuti durante le attività a scuola, e sono stati documentati con delle microcamere. Erano stati gli agenti della Polizia locale, che hanno condotto le indagini coordinate dalla pm di Milano Rosaria Stagnaro, a collocarle all’interno della scuola. A giudicare il 35enne è stato il gup Angela Minerva.

L’indagine era partita dopo che un’altra maestra aveva iniziato ad avere sospetti sul collega. Un giorno era entrata nell’aula e subito dopo aver aperto la porta, aveva notato un gesto “inusuale”, come l’ha definito, ossia il docente che allontanava in tutta fretta una bimba da sé. Poi, gli inquirenti hanno collocato le microcamere nell’aula e si è arrivati all’arresto. L’imputato nei mesi scorsi era passato dal carcere ai domiciliari in una comunità terapeutica e di recente è tornato in carcere, su decisione del gup, per alcune violazioni.

La perizia psichiatrica, chiesta dalla difesa e disposta dal gip, aveva stabilito che l’imputato non avesse alcun vizio di mente. L’ex insegnante era finito indagato anche in un altro filone di inchiesta nel quale sono state raccolte segnalazioni e testimonianze di abusi su altri quaranta bambini nelle varie scuole in cui l’uomo ha insegnato in passato.

Il gup ha anche condannato l’ex maestro una provvisionale di 10mila euro per ciascun genitore delle vittime (80mila euro in tutto) e a un risarcimento da definire in sede civile, stabilendo poi nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici, il divieto di avvicinarsi a strutture e luoghi frequentati da minori e il divieto di svolgere lavori a contatto con minori. Per i due anni successivi all’espiazione della pena, il 35enne avrà anche l’obbligo di comunicare i propri spostamenti e la residenza. Le motivazioni della sentenza sono attese entro 60 giorni.

Il pm Rosaria Stagnaro, che ha condotto le indagini, aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione. Gli avvocati di parte civile, i legali Ilaria Boiano, Teresa Manente, Rossella Benedetti e Virginia Dascanio hanno sottolineato la “gravità delle condotte e il principio generale dell’assoluta intangibilità dei bambini”.

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