Usa, spari durante comizio di Trump: il candidato presidente ferito all’orecchio

di Redazione

Spari al comizio di Donald Trump a Butler, in Pennsylvania. Mentre l’ex presidente si stava rivolgendo alla folla, mostrando un cartello con le cifre degli ingressi di immigrati illegali negli Usa, si sono uditi degli spari.

Trump si è immediatamente toccato il collo con la mano destra mentre sembrava esserci sangue sul suo volto che fuoriusciva all’altezza dell’orecchio. Si è poi riparato dietro al podio, mentre gli agenti del Secret Service salivano sul palco a sua protezione e altri spari venivano avvertiti.

Il candidato repubblicano alla presidenza è quindi stato scortato giù dal palco dagli agenti. Poco dopo il suo staff ha fatto sapere che “sta bene”.

Il procuratore di Butler ha riferito che l’attentatore è stato ucciso dalla polizia. Un partecipante al comizio, secondo i media Usa, ha perso al vita, mentre un altro è in gravi condizioni.

A sparare è stato il ventenne Thomas Matthew Crooks, ed era di Bethel Park, in Pennsylvania. Secondo il Washington Post il ragazzo era un elettore repubblicano, iscritto nei registri del partito della Pennsylvania, ma secondo il Guardian nel 2021, a 17 anni, aveva fatto una donazione di 15 dollari a favore dei democratici.

L’attentatore ha sparato da un tetto ha sparato con un fucile in stile Ar ed è stato ucciso da un cecchino del Secret Service. Un video pubblicato sui social media mostra il corpo di una persona in mimetica grigia che giace immobile sul tetto di un edificio alla Agr International Inc., un’azienda manifatturiera di imbottigliamento appena a nord dell’area del Butler Farm Show dove si è tenuto il comizio. Chi ha sparato è riuscito ad avvicinarsi sorprendentemente a meno di 150 metri dal palco, una distanza dalla quale un tiratore decente avrebbe potuto ragionevolmente colpire un bersaglio di dimensioni umane.

L’attentatore non aveva con sé documenti di identità e le autorità stanno cercando di identificarlo attraverso l’analisi dei dati biometrici e del Dna. E’ quanto è emerso dalla conferenza stampa dell’Fbi e delle autorità locali, che si è appena conclusa a Butler, in Pennsylvania. Proprio l’Fbi ha spiegato che non aveva alcuna informazione su una potenziale minaccia contro l’ex presidente.

“Il presidente Trump ringrazia agenti e i primi soccorritori per la loro rapida azione durante questo atto efferato. Sta bene ed è stato sottoposto a controlli in una struttura medica locale. Seguiranno ulteriori dettagli”, ha detto il portavoce Steven Cheung. “Lottiamo, lottiamo, lottiamo”: sarebbero state queste le parole di Trump dopo essere stato ferito e mentre il Secret Service lo stava portando via, sanguinante, dal palco.

Il presidente Joe Biden, intanto, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. “Non c’è posto per questo tipo di violenza in America”, ha detto. “Dobbiamo unirci come una nazione per condannarla”. Biden ha affermato di essere stato informato di quanto accaduto, ma non ha aggiunto nulla, se non: “Sono grato di sapere che sta bene e che sta bene”. “Prego per lui, per la sua famiglia e per tutti coloro che erano alla manifestazione, mentre attendiamo ulteriori informazioni”. Biden ha dichiarato che lui e la first lady sono grati che i servizi segreti statunitensi siano riusciti a mettere in salvo Trump. SOTTO IL VIDEO

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