CASERTA. I finanzieri della Compagnia di Caserta, a seguito di complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria, hanno dato esecuzione a decreti di sequestro preventivo di quote sociali e di beni strumentali relativi a due supermercati: uno sito a Maddaloni e l’altro a Valle di Maddaloni.
Le attività investigative hanno tratto spunto inizialmente dall’analisi della gestione aziendale di una società che gestisce supermercati, la quale, nonostante fosse stata già dichiarata fallita, ha continuato ad esercitare l’attività imprenditoriale, attraverso l’utilizzo di prestanome e mediante la costituzione di due ulteriori società in realtà riconducibili alla stessa “ditta” fallita ed ai suoi rappresentanti. Le indagini, infatti, non solo hanno consentito di accertare distrazioni del patrimonio fallimentare (mediante il quale dovevano essere “risarciti” i creditori) per oltre 800mila euro, con conseguente pregiudizio a danno dei creditori, ma hanno anche permesso di appurare come, mediante l’artificiosa stipula di contratti di cessione di parte dell’azienda in crisi in epoca prossima al fallimento, di fatto, fosse proseguita l’attività commerciale nei medesimi locali e con le stesse attrezzature. Alla luce di tali violazioni alla Legge Fallimentare, è stato disposto il sequestro delle quote sociali e nominato un amministratore giudiziario, con il compito di garantire un corretto andamento della gestione e prevenire, quindi, il verificarsi di ulteriori conseguenze pregiudizievoli nei confronti dei numerosi creditori e del personale dipendente. Tra i beni sottoposti a sequestro figurano anche una Ferrari F430, un’Audi A3, una Mini Cooper e una Smart, risultate nella disponibilità degli effettivi gestori delle società coinvolte, i quali sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per bancarotta fraudolenta. L’esito delle indagini testimonia il ruolo svolto nell’attuale contesto economico e sociale dalla Guardia di Finanza, organo di polizia economico-finanziaria, a tutela dell’economia legale.