AVERSA. E’ guerra aperta in seno alla Margherita aversana. Il coordinatore dei circoli “Bachelet”, l’avvocato Francesco Pecorario, si dice “sorpreso” dalle dichiarazioni rilasciate ieri da Antonello D’Amore, e chiarisce a quest’ultimo alcuni passaggi.
“In politica il cambiare idea di fronte ad una situazione in evoluzione è cosa normale, purché sia fatto nell’interesse del partito”, esordisce Pecorario, che afferma: “Il gruppo di amici che, a detta di D’Amore, hanno firmato un documento politico pro Unione, visto il tavolo ormai svuotato e senza più rappresentanza politica, ha semplicemente agito nell’interesse della Margherita per un buon risultato elettorale e nel rispetto degli impegni presi con gli elettori durante le primarie. A D’Amore basta confrontarsi nel suo ambito familiare, e precisamente con il consuocero Gino Fiordiliso per capire da che parte stia la verità. Non a caso, Fiordiliso mi ha convinto della bontà della mia scelta di sostenere il risultato delle primarie. Spero che lo faccia capire anche in famiglia”. Sulle critiche di D’Amore al sindaco diellino di Roccamonfina Ludovico Feole, l’avvocato sottolinea: “Voglio ricordare a D’Amore che Feole dalle case sparse di Roccamonfina riesce a gestire i condomini di Aversa, cosa che invece non riesce a lui. Feole, comunque, è stato delegato da Squeglia a relazionare nell’ultima riunione dell’ufficio politico”. Pecorario poi ironizza: “Se D’Amore vuole candidarsi il posto in lista per lui c’è, e se avrà un buon risultato da consigliere chiederemo a Stabile di dargli visibilità”. “Voglio infine precisare – conclude il coordinatore – che chi si mette fuori da partito non è il gruppo di maggioranza, bensì lo sparuto gruppo di amici di D’Amore, mentre per quanto riguarda il mio titolo di parlare su Aversa ricordo che sono delegato da tre portavoce di circolo aversani, con circa cento tessere”.