Commissione Ue, Ursula von der Leyen rieletta con 401 voti. FdI ha votato contro

di Redazione

Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione Europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. La maggioranza necessaria era di 360 voti e non 361 perché un seggio dei 720 non è stato ancora assegnato. La maggioranza che la sostiene era di 401 voti.

Intanto, voci che arrivano da Strasburgo riferiscono che i 24 eurodeputati di Fratelli d’Italia, nel segreto dell’urna, hanno votato contro la riconferma di von der Leyen. Sia dalla premier Giorgia Meloni che dal partito ancora nessuna ufficialità. Si parla anche un “accordo segreto” tra Meloni e von der Leyen: alcuni parlamentari meloniani potrebbero aver votato a favore. Per Giuseppe Conte, ad ogni modo, “dire che l’intenzione di voto sull’Ursula bis sarà resa nota dopo lo scrutinio è un chiaro sintomo dell’imbarazzo con cui la Meloni sta affrontando il voto sulla Von der Leyen”.

La presidente von der Leyen ha parlato questa mattina in plenaria al Parlamento europeo per presentare la sua visione per i prossimi cinque anni di legislatura e chiedere il voto di conferma ai 720 eurodeputati che l’hanno ascoltata. von der Leyen ha ribadito le priorità che negli ultimi giorni aveva già illustrato ai gruppi parlamentari incontrati. I pilastri sono essenzialmente tre: prosperità, sicurezza e democrazia. Ma intorno vertono altri temi non secondari: dalle migrazioni al Green deal, dall’agricoltura all’allargamento.

“Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L’Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia”, ha esordito Ursula von der Leyen, sottolineando la necessità di una scelta per una “Europa forte”. La presidente della Commissione europea ha poi annunciato un “vicepresidente per l’implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali” tra le deleghe del prossimo esecutivo Ue. “Dobbiamo rendere le imprese più facili e veloci in Europa. Metterò velocità, coerenza e semplificazione tra le principali priorità politiche”, sottolinea von der Leyen nelle sue linee guida politiche, indicando che “ogni commissario avrà il compito di concentrarsi sulla riduzione degli oneri amministrativi e sulla semplificazione dell’attuazione: meno burocrazia e rendicontazione, più fiducia, migliore applicazione, autorizzazioni più rapide”.

“Sono convinta che la versione dell’Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale sia comunque la migliore versione dell’Ue della storia. Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”, ha proseguito. “Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni”, ha detto von der Leyen, facendo riferimento a Viktor Orban. “Solo due giorni dopo – ha sottolineato – i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Ue sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario”. 

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