Sale a 2 morti e 13 feriti, tra cui 7 bambini, il bilancio del crollo di un ballatoio avvenuto durante la tarda serata di lunedì, intorno alle 23, nella “Vela Celeste”, edificio popolare del quartiere Scampia di Napoli. Le vittime sono giovane di 25 anni, Roberto Abbruzzo, morto sul colpo, e una donna di 35, Margherita Della Ragione, deceduta all’arrivo in ospedale. Tra i feriti ci sono sette bambini, di età compresa tra i 2 e gli 8 anni, che hanno riportato traumi, fratture e contusioni. Due di loro sono in rianimazione. A cedere è stato un ballatoio in ferro del terzo piano, che venendo giù, ha trascinato anche i ballatoi dei due piani sottostanti.
I feriti – I sette bimbi sono tutti in codice rosso nell’ospedale Santobono della città: Anna, 4 anni; Annunziata, 8 anni; Patrizia, 6 anni; Greta, 2 anni; Mya, 4 anni; Morena, 10 anni e Suami, 2 anni. Fra loro, due bambine si trovano ricoverate in rianimazione. Gli adulti sono invece tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli: si tratta di Luisa Abbruzzo, 23 anni; Giuseppe Abbruzzo, 33 anni (ricoverato in codice rosso). Nell’ospedale Cardarelli sono ricoverati, in codice rosso ma non in pericolo di vita, Carmela Russo, 34 anni; Martina Russo, 24 anni; Patrizia Della Ragione, 53 anni.
Evacuata l’area – Stamattina sono iniziate, alle 7.30, le verifiche tecniche dei ballatoi della Vela da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici del Comune: in base al primo esito, verrà valutato chi potrà fare rientro all’interno degli appartamenti. Tutta l’area della Vela interessata dal crollo intanto è stata evacuata. Nell’area non interessata dal crollo, è stato vietato il transito sui ballatoi fino a completamento delle verifiche.
Il cordoglio di Meloni – “Addolorata per quanto accaduto ieri notte con il crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli nel quale sono morte 2 persone e altre 13 sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
Il sindaco Manfredi: “Addolorati, forniremo assistenza” – “Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima”, ha aggiunto.
La riqualificazione in corso – Quella celeste è l’unica, tra le Vele di Scampia, risparmiata dalla demolizione; l’edificio è interessato attualmente da un cantiere per la riqualificazione. Attualmente sono in corso lavori alla rete idrica e fognaria. Appena ad aprile scorso è stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell’amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione della Vela B (la cosiddetta ‘Vela Celeste’) finanziati dal Piano Periferie (con un finanziamento di circa 18 milioni di euro). Il progetto prevede per questa Vela la riqualificazione degli spazi comuni, del piano dei garage e dei porticati, dei collegamenti verticali e del rifacimento delle superfici orizzontali di copertura. Un intervento che rappresenta un altro tassello nel mosaico complesso di rigenerazione delle Vele di Scampia, iniziando il recupero dell’unica Vela che resterà in piedi come simbolo del passato, del quartiere e delle battaglie del territorio “per il riscatto che questa comunità ha condotto”, come ha annunciato il Comune di Napoli proprio in occasione del varo di questo piano.
La storia delle Vele – Le Vele, sette in tutto, furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dall’architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. Un ‘nucleo di socializzazione’ che non fu mai realizzato contribuendo al fallimento dell’opera come concepita. E negli anni le Vele sono diventate sempre più sinonimo di degrado, di malavita e spaccio di droga. Poi la decisione di rilanciare radicalmente il quartiere con l’abbattimento della gran parte, la riqualificazione di alcune, e la destinazione in una di esse di alcuni corsi di laurea di Medicina. IN ALTO IL VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA