Aversa, Pd: “Innocenti eletto presidente solo per logiche di spartizione, hanno rinunciato a scelta condivisa”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Il Partito Democratico contesta la scelta della maggioranza di eleggere Giovanni Innocenti alla presidenza del Consiglio comunale, ritenendola scaturita da “logiche di spartizione” e che avrebbe provocato al sindaco Franco Matacena “già la perdita di un voto” in Assise, considerando l’unica scheda bianca emersa durante la votazione.

“Il presidente del Consiglio comunale – commenta il commissario del Pd aversano, Eugenio Marino – ha un’importante funzione istituzionale di garanzia e non politica, perché dovrebbe avere un ruolo super partes e garantire la necessaria neutralità nell’esercizio delle sue prerogative. La sua nomina non può basarsi, quindi, su una logica di spartizione politica”.

Marino poi fa presente come il Pd avesse “chiesto alla maggioranza consiliare di consentire alle opposizioni di votare il presidente del Consiglio, potendolo scegliere in una rosa di nomi che contemplasse la parità di genere e avesse anche candidature individuate tra le opposizione”. “Abbiamo sospeso i lavori del Consiglio – racconta Marino – e concordato una rosa di tre nomi, tra i quali due scelti della maggioranza (Federica Turco e Giovanni Innocenti) ed uno dell’opposizione (Imma Lama). Affinché si potesse seriamente raggiungere un’ampia maggioranza, abbiamo scelto di far convergere i voti delle minoranze sulla candidata donna indicata dalla maggioranza. Con rammarico, abbiamo constatato la poca serietà del sindaco e della sua coalizione, che quando c’è da passare dalle chiacchiere ai fatti crolla miseramente”.

“Matacena – riflette il commissario Dem – in molte occasioni si è augurato che tutti i componenti del Consiglio e dell’Amministrazione lavorassero insieme nella stessa direzione con serenità. Bene, al di là dei proclami alla prima opportunità di dare un segnale chiaro, come la scelta unitaria del presidente del Consiglio, che dovrebbe garantire tutti, anche su un nome da loro stessi proposto e interno alla sua maggioranza, arriva impietosa la verità: hanno rinunciato a fare una scelta condivisa con le opposizioni e hanno votato il loro unico e vero candidato. Matacena e la sua maggioranza sono inaffidabili e scorretti”. “Sarà anche per questo – conclude Marino – che la sua maggioranza perde già un voto in Consiglio alla prima occasione e il neo presidente viene eletto con un voto in meno di quelli a disposizione della maggioranza”.

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