Aversa, biblioteca comunale senza dipendenti: aperta solo grazie a volontari “Il Dono”

di Franco Terracciano

Aversa (Caserta) – Biblioteca comunale “Parente” aperta solo grazie ai volontari della libreria sociale “Il Dono”. Dopo il ballottaggio delle ultime elezioni amministrative, infatti, l’addetto Lsu che teneva aperta la biblioteca per due-tre giorni a settimana è stato spostato al Comune dal dirigente che aveva bisogno di personale.

Da allora la biblioteca è chiusa e ci sono solo i volontari del Dono, guidati dal professor Fortunato Allegro, a dare supporto a quanti hanno bisogno di testi o anche solo un consiglio. Si tratta, in questo periodo, prevalentemente di universitari. Provvedono i volontari tutti i giorni, tranne il sabato, ad aprire e chiudere il portone con il vecchio e unico catenaccio in dotazione. Non c’è più, dunque, nessun dipendente comunale in servizio nell’edificio di piazza Santulli. Gli ultimi due sono andati in pensione, come anche l’addetto Matacena.

Un vero disastro e non solo per la cultura aversana. Alla Pubblica istruzione, per esempio, c’è solo un ex Lsu che non sta nemmeno a tempo pieno, ma al 60 per cento, quindi lavora tre giorni a settimana. Gli agenti della Polizia Locale sono ormai ridotti a meno del 40 per cento delle unità minime previste che, per legge, dovrebbero essere in servizio.

Insomma, una “Caporetto” che ora ricade sulle spalle del nuovo sindaco Franco Matacena che, non a caso, ha tenuta per sé la delega alla Cultura e ora dovrà affrontare al più presto il drammatico organico sottodimensionato dei dipendenti comunali. Il funzionamento della biblioteca, però, deve stare al primo posto dell’interesse del sindaco visto che è un’istituzione che è stata troppo bistrattata dalle precedenti amministrazioni.

È necessario assumere con urgenza un personale specializzato, non si può affidare più ad addetti generici la conservazione e la catalogazione di rari e preziosi  documenti della storia nobile della città di Aversa.

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