Gricignano, ristretto accesso a protocollo informatico del Comune: insorge l’opposizione

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il gruppo consiliare di opposizione “Visione Comune”, guidato dalla capogruppo Michela Caiazzo, esprime preoccupazione per la recente restrizione nell’accesso al protocollo informatico del Comune.

In una nota indirizzata a tutti i consiglieri comunali, il responsabile dell’area Affari generali ha comunicato che, in base “alla ormai consolidata giurisprudenza amministrativa” e “ai pareri della commissione di accesso ai documenti amministrativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Interno”, l’accesso ai documenti del protocollo informatico richiede la “presentazione di apposita istanza rivolta all’ufficio competente per materia” e può essere consentito “ai soli dati di sintesi”.

Per l’opposizione, tuttavia, si tratta di una decisione che “mina la trasparenza e la legalità dell’amministrazione pubblica”. “La modifica – sostengono da Visione Comune – è stata comunicata improvvisamente, violando i principi fondamentali della trasparenza amministrativa. Ogni cambiamento significativo nelle procedure dovrebbe essere comunicato con anticipo e giustificato chiaramente, cosa che non è stata fatta, evidenziando arroganza o negligenza. Gli allegati della nota del responsabile del procedimento non sono norme giuridiche, ma semplici pareri, rendendo la restrizione non solo inopportuna, ma anche potenzialmente arbitraria e illegittima”.

Questa restrizione, inoltre, sottolinea l’opposizione, “contrasta con il regolamento approvato dal commissario straordinario (delibera numero 92 del 28.10.2015) che disciplina l’accesso al protocollo informatico. Ignorare tale regolamento è un atto irresponsabile oltre che illegittimo, che mina la trasparenza e la funzionalità dell’amministrazione”. “Chiediamo – continuano Caiazzo e co., chiamando in causa direttamente il primo cittadino – coerenza e trasparenza a questa amministrazione, ricordando che l’attuale sindaco, Vittorio Lettieri, in passato ha combattuto per il ripristino della consultazione degli allegati, evidenziando l’importanza di una trasparenza totale. Ora è inaccettabile che sostenga o permetta restrizioni che ha precedentemente contestato. Le buone intenzioni si dimostrano con i fatti, non manipolando parole e discorsi secondo la convenienza del momento. Il segretario comunale, garante della Prevenzione della Corruzione, della Trasparenza e della Legalità, aveva proposto un dialogo tra maggioranza e opposizione per garantire trasparenza e legalità. Tuttavia, quel dialogo non è mai avvenuto, tradendo la fiducia nel processo decisionale e nell’intera amministrazione. Questi comportamenti compromettono gravemente la funzionalità amministrativa: la restrizione illegittima priva i consiglieri comunali del loro ruolo e rallenta l’efficienza amministrativa. Ora, per visionare gli atti, è necessaria una richiesta formale che richiede tempo e risorse sia per i consiglieri che per i funzionari, compromettendo l’efficacia della gestione pubblica. È una vergogna!”.

L’opposizione ha richiesto “un immediato ripristino della consultazione integrale del protocollo informatico con tutti i documenti allegati, per garantire la trasparenza e l’efficienza dell’amministrazione comunale”. E propone di “adeguare, se necessario, il regolamento esistente per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa, tenendo conto delle problematiche legate alla mancanza di linearità nella denominazione dei protocolli pregressi”.

“Non si possono prendere provvedimenti senza regolamentazione, è fondamentale garantire trasparenza, efficienza e rispetto dei diritti dei consiglieri comunali per il bene della comunità di Gricignano”, incalzano i consiglieri di minoranza, che poi si chiedono: “Quanta premura nel limitare la partecipazione, nonostante le mille altre priorità? Sembra quasi che, nascondendosi dietro a un’urgenza fittizia, sia stata necessaria un’azione immediata, e non a norma, per impedire che vengano visionati gli atti dell’amministrazione. Quanta premura, davvero!”.

“Vogliamo un’amministrazione aperta, democratica e responsabile e – concludono – non ci fermeremo finché non avremo ottenuto ciò che è giusto”.

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