Autovelox in provincia di Caserta: sicurezza stradale o semplice strumento di entrata?

di Daniela Rosato

Negli ultimi anni, l’installazione e l’uso degli autovelox sulle strade italiane sono diventati argomenti sempre più discussi. In provincia di Caserta, come in molte altre zone d’Italia, i dispositivi di controllo della velocità sono stati installati su diverse arterie stradali, generando un acceso dibattito tra sostenitori e critici. Da un lato, si parla di sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti; dall’altro, si sollevano dubbi sull’effettivo utilizzo di questi strumenti come mezzo per fare cassa.

L’installazione degli autovelox nel Casertano – In provincia di Caserta, gli autovelox sono stati installati principalmente lungo le strade ad alta percorrenza, come la Strada Statale 7 “Appia”, la Strada Statale 265 dei Ponti della Valle e altre arterie che collegano i principali centri urbani con le zone periferiche. Questi dispositivi sono stati introdotti con l’obiettivo dichiarato di ridurre la velocità dei veicoli e prevenire incidenti, soprattutto in tratti noti per l’elevato numero di sinistri. Tuttavia, la scelta dei punti in cui sono stati posizionati questi autovelox ha sollevato più di una polemica. Molti automobilisti, infatti, ritengono che i dispositivi siano stati collocati in zone strategiche più per generare multe che per garantire la sicurezza stradale. È opinione diffusa che alcune postazioni siano state posizionate in tratti di strada in cui la pericolosità non è particolarmente elevata, ma dove è facile che gli automobilisti superino, anche di poco, i limiti di velocità.

Dati sulla sicurezza stradale: miglioramenti tangibili? – Nonostante le critiche, i dati relativi agli incidenti stradali sembrano mostrare una riduzione degli episodi più gravi nelle zone coperte dagli autovelox. Secondo le statistiche fornite dalla Polizia Stradale di Caserta, in alcune aree dove sono stati installati i dispositivi, si è registrata una diminuzione degli incidenti con feriti o vittime. Questo dato suggerisce che la presenza degli autovelox potrebbe effettivamente avere un effetto deterrente sugli automobilisti, inducendoli a moderare la velocità e a rispettare i limiti imposti. Tuttavia, è anche vero che in altre aree i benefici in termini di sicurezza sono stati meno evidenti. Alcuni critici sostengono che, per un’efficace prevenzione degli incidenti, gli autovelox dovrebbero essere accompagnati da altre misure, come una migliore segnaletica stradale, campagne di sensibilizzazione e l’adozione di soluzioni infrastrutturali volte a rendere più sicuri i tratti stradali più pericolosi.

Autovelox e contestazioni: il ruolo della Giustizia – Un altro aspetto rilevante nella discussione sull’uso degli autovelox riguarda le contestazioni legali. In provincia di Caserta, come in molte altre parti d’Italia, un numero crescente di automobilisti ha deciso di impugnare le multe ricevute, sostenendo che gli autovelox non siano stati installati o utilizzati in conformità con le normative vigenti. Le principali contestazioni riguardano la scarsa visibilità dei cartelli di preavviso, la taratura non corretta dei dispositivi o l’assenza di regolari controlli tecnici sugli strumenti. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, competente per la provincia di Caserta, si è trovato più volte a dover decidere su casi di questo genere. Le sentenze sono state spesso contrastanti: in alcuni casi, i giudici hanno accolto i ricorsi degli automobilisti, annullando le multe; in altri, hanno confermato la validità delle sanzioni, ritenendo che le procedure fossero state rispettate.

Il prefetto di Caserta detta le linee guida – L’installazione nella provincia di Caserta di nuovi rilevatori della velocità, sia fissi che mobili, i cosiddetti “autovelox”, dovrà essere preceduta da una approfondita istruttoria da inviare in Prefettura per il successivo esame in seno alla Conferenza Provinciale Permanente, preposta all’individuazione delle strade su cui è autorizzato il posizionamento dei dispositivi di controllo della velocità. Lo ha stabilito il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, in una circolare esplicativa delle nuove disposizioni sulle modalità di collocazione e uso degli autovelox, contenute nel decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, emanato di concerto con il Ministro dell’Interno l’11 aprile scorso (“Decreto Autovelox”). I sindaci e gli enti gestori della rete stradale e autostradale dovranno effettuare, inoltre, ha spiegato il prefetto, “una ricognizione dei dispositivi di rilevazione di controllo della velocità in uso per verificarne la rispondenza ai requisiti delle nuove linee guida interministeriali, i cui esiti saranno trasmessi in Prefettura entro il 31 dicembre 2024”.

Equilibrio tra sicurezza e giustizia – Il dibattito sugli autovelox in provincia di Caserta è emblematico delle tensioni esistenti a livello nazionale riguardo all’uso di questi dispositivi. Da un lato, è innegabile l’importanza della sicurezza stradale e la necessità di adottare strumenti efficaci per ridurre gli incidenti. Dall’altro, è fondamentale garantire che l’uso degli autovelox non si trasformi in un semplice strumento per aumentare le entrate dei comuni, a scapito della giustizia e della correttezza nei confronti degli automobilisti. Per risolvere queste tensioni, potrebbe essere utile una maggiore trasparenza nella gestione degli autovelox, accompagnata da un monitoraggio costante della loro efficacia in termini di sicurezza stradale. Solo in questo modo si potrà garantire che questi dispositivi vengano percepiti come strumenti di protezione, piuttosto che come un’ulteriore tassa per chi si mette alla guida.

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