GRICIGNANO. È il fiore all’occhiello del nostro paese, ma rischia di diventare un fiore appassito. Ad un anno esatto dall’inaugurazione la villa comunale di Corso Umberto I° è stata danneggiata da numerosi atti vandalici.
Il tutto è documentato con foto che parlano da sole: porte dei bagni distrutte, pavimentazione dissestata, pali dell’illuminazione tagliati a metà, cordoli di cemento rotti e verde pubblico deturpato. Un degrado evidente che si può solo in parte imputare all’amministrazione comunale: la manutenzione, infatti, non manca, poiché svolta regolarmente ogni giorno dal custode Peppe Moretti. La causa principale è l’atteggiamento intollerante di certe persone che senza cura alcuna e con disprezzo delle più elementari regole di convivenza sociale cercano di distruggere un bene pubblico. È necessario inculcare in ognuno di noi una coscienza civica ossia la coscienza della responsabilità, del rispetto, della solidarietà umana. Questo compito spetta esclusivamente alla famiglia, che lo coltiva e lo trasmette ai suoi membri, e consente, quindi, ad ognuno di costruirsi le regole morali. Un invito, dunque, alla civiltà e al rispetto delle (poche) cose che abbiamo.
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