San Salvatore Telesino (Benevento) – Torna l’atteso appuntamento con la Festa dello Struppolo, frittella salata tipica di San Salvatore Telesino, annoverata tra i prodotti tradizionali della Regione Campania, che quest’anno celebra la sua 22esima edizione. Dal 29 agosto al 1 settembre, il cuore enogastronomico del centro beneventano si animerà con quattro giorni di eventi, musica e sapori tipici, organizzati dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
La manifestazione prenderà il via giovedì 29 agosto, alle ore 20, con l’apertura di una botte di birra a caduta del rinomato birrificio Birra Salento, che vanta oltre 60 anni di tradizione e qualità. Saranno presenti per l’occasione lo Beer Specialist Francesco Iaia e Luca Armenante di Essedi Distribuzione, oltre al sindaco Fabio Massimo Leucio Romano, al vicesindaco Roberto Natillo, al consigliere delegato al Turismo Stefano Avitabile, ai rappresentanti del direttivo della Pro Loco e ai soci attivi nonché agli sponsor: Titerno Latte, Smei Impresa di Costruzioni Generali, Parco del Grassano, Cap&G, Solar Panel, Pacelli Arredamenti, Iperbriko, La Vinicola del Titerno, Autofficina Meccanica Cassella, Bluethermo, Edilcantieri, Navarra Cicli e Motocicli, Agritelesia, Madin, A. Di Leone, Open Spazio Sportivo, Effe Saloon, Gigi Mobili Usati, Half Beer, Media TV, Ludovico Tyre e Telesia Fin.
La serata inaugurale proseguirà con l’esibizione live del cantautore Vincenzo Salamone, alle ore 20.45, seguita dalla band Sud Way alle 21.30. La notte si concluderà in grande stile con il Reggaeton Party a cura del Dj Flavio Simone, che inizierà alle ore 00.30.
Venerdì 30 agosto, gli eventi musicali riprenderanno con l’esibizione del cantautore Vincenzo Salamone alle 20.30, seguita dalla band Nexus e dal Music Explosion Cocktail’s. La serata terminerà con un’esplosiva Night house fever, animata dalle selezioni house music del Dj Flavio Simone.
Sabato 31 agosto sarà il turno della band locale Nada de Bueno, che aprirà la serata alle 20:30, seguita dalla band Diesix alle 21.30. I Dj Danny L e Luigi Di Domenico chiuderanno la serata con un coinvolgente set musicale a partire dalle 00.30.
L’ultima serata, domenica 1 settembre, vedrà nuovamente sul palco Vincenzo Salamone alle 20.30, prima dell’esibizione della band Gli Amici delle Serenate alle 21.30. La chiusura dell’intera manifestazione sarà affidata al Dj set e all’animazione della Regis Event.
Quest’anno, la Festa dello Struppolo si arricchisce di numerose novità, tra cui la Fiera del Bagagliaio, una mostra/mercato dedicata a promuovere autoproduzioni e serie limitate di prodotti originali. Saranno inoltre disponibili un’area kids con giostrine e gonfiabili, e spazi per minibasket e minicalcio, gestiti dall’associazione sportiva dilettantistica Virtus Telesia. Per agevolare i visitatori, saranno predisposte un’area parcheggio dedicata, raccolta differenziata e possibilità di pagamento con Pos.
La 22esima edizione della Festa dello Struppolo promette di essere un evento indimenticabile, unendo tradizione e innovazione in una cornice di festa e convivialità. “Vi aspettiamo numerosi per celebrare insieme questa eccellenza del nostro territorio”, è l’invito degli organizzatori. Info e contatti: sansalvatore@unplibenevento.it – tel.0824 948144
Cos’è lo struppolo (da non confondere con gli “struffoli” napoletani) – Di forma tondeggiante ed oblunga, di colore dorato ed aspetto tozzo, del peso di circa 40-50gr. Abbastanza sapido, leggermente speziato, si percepiscono delicatamente i gusti delle uova e dell’olio extravergine di oliva con cui è stato preparato. La “memoria” della preparazione dello struppolo si perde nei più lontani ricordi della tradizione popolare e le modalità di confezionamento sono rimaste immutate nei secoli. Come tutti i miti popolari, lo Struppolo ha origini incerte e probabilmente collettive, non si sa. Di certo si sa che la ricetta è vecchia di secoli e che è nata a San Salvatore Telesino: già a pochi chilometri di distanza la ignorano e molti non hanno mai assaggiato uno struppolo. Da non confondere con gli “struffoli” napoletani (che sono dolci e ricoperti di miele), poiché gli struppoli rientrano nella grande categoria dei “rustici”, sono cioè salati.
Non è invece azzardato ipotizzare che gli struppoli di San Salvatore Telesino abbiano origini sannito-romane e rappresentino la versione salata dei crustuli (dolci calabresi dei quali condividono l’aspetto). Nel Museo Civico Archeologico di Telesia è conservata un’epigrafe ritrovata durante gli scavi effettuati a San Salvatore Telesino sul sito dell’antica città di Telesia (prima importante centro sannita e poi fiorente città romana) che parla infatti di un ricco banchetto a base di mulsum e t crustulum offerto dal neoeletto seviro Manlio Rufio ai coloni telesini. Proprio perché elaborata all’interno di una piccola comunità contadina, la tradizione dello struppolo è stata tramandata attraverso il racconto e l’esempio dei più vecchi che, di generazione in generazione, hanno trasmesso l’arte della sua preparazione. Lo struppolo non rientrava nell’alimentazione quotidiana data la grande quantità di olio e uova necessari per la preparazione; infatti era destinato insieme ai “vanti” (altro prodotto tipico di San Salvatore Telesino) a banchetti di matrimoni e feste come simbolo di abbondanza e ricchezza.