Sant’Arpino, volatili di specie protetta, pitoni e cuccioli di cane stipati in un box auto: denunciato responsabile

di Redazione

Sant’Arpino (Caserta) – Deteneva illegalmente e in precarie condizioni igienico-sanitarie decine di volatili, quattro cuccioli di cane e due pitoni all’interno di un box auto interrato, in uso ad un’abitazione privata, a Sant’Arpino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo forestale di Marcianise, insieme ai militari del Nipaaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) di Caserta e del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Marcianise, oltre a medici veterinari dell’Asl Caserta, che hanno riscontro come nel locale, risultato privo di un idoneo sistema di areazione, erano presenti 14 piccoli di pappagalli della specie “Parrocchetti monaci” e 21 volatili della stessa specie aventi una maggiore età (una specie a rischio di estinzione e protetta dalla normativa internazionale), per i quali non esistevano fattura fiscale, certificato Cites od altra documentazione che potesse giustificarne la legittima provenienza/detenzione.

Inoltre, trovati diversi esemplari di pappagalli, tra i quali: un Cacatua rosa; un Parrocchetto alessandrino; un Parrocchetto cenerino; un Pappagallo Amazzone; un Parrocchetto dal collare; un Parrocchetto mutato bianco; due Parrocchetti monaci; per i quali sono stati prodotti i relativi certificati che hanno giustificato la loro legittima detenzione, oltre a due pitoni per i quali sono state prodotte le relative certificazioni giustificative; 4 cuccioli di cane, due di razza Chihuahua e due di razza Barboncino, ristretti da ostacoli di fortuna, mancanti di acqua e di cibo e altre diverse specie di uccelli.

Essendo tutti gli animali stipati all’interno del box, insieme ad altro materiale vario, la loro detenzione, oltre a non essere autorizzata dall’Asl, è risultata incompatibile con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze. Pertanto, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di tutti gli animali e denunciato il loro detentore, in stato di libertà, per lo specifico reato previsto dal codice penale. Inoltre, limitatamente agli animali Cites detenuti senza la prescritta documentazione, il contravventore è stato denunciato anche per il reato connesso all’illecita detenzione di esemplari Cites.

Infine, dal controllo nelle banche dati dell’anagrafe canina della Campania e nazionale si è accertato che nessuno dei quattro cani è risultato essere intestato al presente all’ispezione. Per tale infrazione, nei confronti dello stesso detentore, è stata elevata una sanzione amministrativa di 800 euro.

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