Casal di Principe, 19enne morto in Albania: celebrati i funerali di Nicola Iorio

di Redazione

Celebrati a Casal di Principe, stamani, i funerali di Nicola Iorio, il 19enne morto sabato 17 agosto dopo uno scontro tra moto d’acqua al largo di Velipojë, una località balneare dell’Albania, dove si trovava in vacanza con la famiglia della fidanzata. Il corteo funebre si è messo alle 10 dal civico 7 della seconda traversa di via Vecchia di Vico per raggiungere la parrocchia di Santo Spirito dove il rito è stato officiato dal vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo.

Ad accompagnare il feretro bianco di Nicola per le strade cittadine, dove tutti i negozi erano chiusi per il lutto cittadino proclamato dal sindaco Ottavio Corvino, tanti ragazzi che indossavano una maglietta bianca con impressa la foto del 19enne e la scritta “Ci sono alcuni che portano una luce così grande nel mondo, che anche dopo essere andati via, rimane forte e splendente. Tu sarai sempre con noi! Fai sorridere anche gli angeli, Nic”. Composti nel loro dolore i familiari del giovane, il papà Marcello, la mamma Filomena Russo, il fratello e la sorella, insieme alla fidanzata, Giusy Di Tella, con la madre.

“Di fronte ad una situazione così drammatica tutto sembra sia finito, che non vi sia più speranza di bene, ma non è vero. Il Signore ci ha promesso la salvezza, e contro questo dolore immenso bisogna fare il bene, quel bene che si fa senza chiedere nulla in cambio, in silenzio”, ha detto il vescovo Spinillo nella sua omelia. Al termine della messa, la bara è stata portata a braccio dagli amici all’esterno della chiesa con un lungo applauso e palloncini bianchi e azzurri (i colori del Napoli, di cui era tifoso) lanciati in aria.

Intanto, resta in carcere in Albania, Salvatore Di Tella, il 20enne fratello di Giusy, fidanzata di Iorio, accusato dalle autorità locali di “omicidio colposo”. Secondo la ricostruzione delle autorità locali, a seguito di manovre pericolose, a circa un miglio dalla costa, la moto d’acqua condotta da Iorio si sarebbe scontrata con quella di Di Tella. Un impatto violento che ha provocato loro gravissime ferite. Trasportati d’urgenza all’ospedale di Scutari, Iorio è deceduto poco dopo il ricovero.

Ma Giusy Di Tella, che si trovava sullo scooter del 19enne deceduto, quindi testimone oculare di quanto accaduto, sottolinea con forza che si è trattato di “un tragico incidente”, di uno scontro improvviso, smentendo la ricostruzione della polizia locale che ha tratto in arresto il fratello e anche l’ipotesi che i due ragazzi alla guida delle moto d’acqua avessero assunto alcol o droghe.

“Le due moto erano distanti e non eravamo così lontani dalla riva come è stato riportato”, spiega Giusy all’Ansa, proseguendo: “Stavo girando un video con il cellulare e quando il mio ragazzo mi ha detto ‘spegni che partiamo’ ho interrotto la ripresa. Pochi attimi dopo c’è stato lo scontro, sul lato destro della nostra moto. Siamo tutti finiti in acqua, gli scooter però sono rimasti in movimento. Adesso il mio cellulare è in fondo al mare ma voglio ribadire che si è trattato solo di un tragico incidente, mio fratello non ha alcuna responsabilità, anche la famiglia del mio ragazzo dice esattamente questo. Ma qui, in Albania, vogliono per forza trovare un colpevole: è per questo che chiediamo una mano alla Farnesina”.

Dopo lo scontro, continua la ragazza, “mio fratello si è lanciato in acqua per aiutare Nicola, anche grazie ai soccorsi il mio fidanzato è stato recuperato dalle acque del mare e trasportato in ospedale dove però è deceduto”. La ventenne smentisce anche le voci che parlano di collegamenti della sua famiglia alla criminalità organizzata: “Mio zio – spiega – è stato un collaboratore di giustizia e per molto tempo siamo stati sotto protezione. Ma noi con la criminalità non abbiamo nulla a che fare, siamo una famiglia onesta e perbene”.

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