Caserta, donna ridotta in schiavitù e costretta a rubare ed elemosinare: arrestato l’ex compagno

di Redazione

La Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura Antimafia, nei confronti di un 34enne rumeno, pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, residente da tempo a Caserta, poiché gravemente indiziato dei delitti di sequestro di persona, riduzione in schiavitù ed estorsione.

L’indagine della Squadra Mobile è partita dalla denuncia di una 36enne rumena, ex compagna dell’uomo, che già in passato era stato arrestato a causa dei gravi maltrattamenti alla donna. A seguito di ciò, la donna, nel tentativo di scappare dall’uomo, si era allontanata da Caserta. Nel settembre 2017, la denunciante ha subìto un vero e proprio sequestro di persona ad opera dell’uomo, che l’ha trascinata nella sua autovettura, intimandole di non gridare e di non attirare l’attenzione. Immediatamente dopo, l’ha condotta, contro la sua volontà, a Curti, dove, almeno fino al marzo 2023, l’ha ridotta in schiavitù. Nell’arco di questi anni, l’uomo ha tenuto la compagna segregata all’interno di una stanza, privandola per lunghi periodi di cibo ed acqua, costringendola a rubare e a chiedere l’elemosina. La stessa è stata costretta a consegnare ai tre fratelli dell’uomo tutti i soldi che racimolava e, ove non ritenuti sufficienti, veniva violentemente picchiata. In due occasioni, la donna è stata addirittura accoltellata, con cicatrici ancora visibili alla testa.

A fine 2023, la vittima è riuscita a fuggire dal luogo dove era segregata, portando con sé due dei quattro figli minori, trovando rifugio presso l’abitazione di una cognata. È stata, tuttavia, contattata successivamente tramite social dall’uomo, che le ha intimato di consegnargli la cifra di venticinquemila euro, minacciando di fare del male a lei, oltre che ai familiari, che vivono in Svizzera. A quel punto, la donna si è rivolta alla Squadra Mobile della Questura di Caserta, che ha raccolto elementi indizianti e, in virtù delle risultanze investigative svolte, la Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato. Dopo attività di ricerca, l’uomo è stato rintracciato e associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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