Carinaro, Dell’Aprovitola chiarisce il caso delle lampade cimiteriali: “Opposizione tenta di speculare sui morti”

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – “Una situazione creata dal ‘vuoto amministrativo’ lasciato dai nostri predecessori, ma assicuriamo i cittadini che le somme derivanti dai pagamenti del canone per l’illuminazione al cimitero non andranno a beneficio della ditta affidataria ma saranno interamente utilizzate e spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto”. Parole della sindaca Annamaria Dell’Aprovitola che ci ha messo qualche giorno ad intervenire sulla polemica innescata dall’opposizione dopo la pubblicazione, da parte dell’Ufficio tecnico comunale, dell’avviso di pagamento dei canoni per le lampade votive nel cimitero relativi agli anni 2023 e 2024, da effettuare entro il prossimo 30 agosto, pena il distacco dell’alimentazione elettrica. Ma per il primo cittadino occorreva un po’ di tempo per mettere insieme i tasselli di una vicenda che, come lei stessa sostiene, è legata ad un “pasticcio” della precedente amministrazione Affinito.

Sul caso era intervenuto il consigliere di minoranza Stefano Masi, affermando che “il Comune di Carinaro, nel 2023, ha pagato meno di 5.000 euro per la corrente del cimitero. Oggi la ditta incaricata, con il silenzio complice dell’amministrazione, pretende di incassarne oltre 40.000 per lo stesso anno e senza dare nulla in cambio. Viene preteso, inoltre, di incassare l’intera quota 2024 offrendo il servizio per soli 6 mesi. E’ corretto tutto ciò? A molti carinaresi sembra di no”, per poi annunciare: “A tutti coloro che si sentono ricattati dalla minaccia di distacco in caso di mancato pagamento del periodo già pagato del comune dico solo una cosa: a settembre ci rivolgeremo alle superiori autorità”.

Oggi è arrivata quella che Dell’Aprovitola ritiene “una giusta risposta a chi tenta di speculare anche sui morti”. “Non è stato semplice – esordisce la sindaca – ricostruire la storia degli ultimi due anni circa e capire la ragione degli atti adottati dal responsabile del settore che legittimano, come sto per chiarirvi, la richiesta di pagamento oggetto dell’avviso pubblicato sul sito comunale. Premetto, per amore di cronaca ma come del resto tutti voi sapete, che tale iniziativa è stata ereditata dalla mia maggioranza in quanto chiesta e formalizzata nel corso della gestione commissariale”.

A questo punto, il primo cittadino fa un breve excursus dei fatti. “Per mera semplificazione – spiega – parto dal 2022, anno in cui scaduto il contratto di affidamento del servizio di illuminazione votiva nel cimitero comunale alla ditta ‘Gemar Appalti S.r.l.’, il responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni, dando atto che i servizi cimiteriali rientrano tra i servizi pubblici essenziali da erogare alla comunità, procedeva, nelle more dell’attivazione della gara per l’individuazione del nuovo affidatario, con una proroga tecnica alla società ‘GemarAppalti’ fino al 30 giugno 2022. Il che, entrando nel vivo dei fatti, smentisce da subito le dichiarazioni rese dall’ex sindaco Affinito che il 31 luglio 2024 ha affermato pubblicamente, senza richiamare atti e/o delibere a supporto, che la sua maggioranza avrebbe deciso ‘di interrompere il servizio esterno e di non far pagare i cittadini per un servizio che sarebbe potuto essere facilmente a carico dell’Ente’. In estrema sintesi, l’ex sindaco, asserendo che il costo dell’energia elettrica del cimitero era parva materia, dichiara di aver deciso con l’assessore delegato dell’epoca, Mario Moretti, di volturare il contatore in capo al Comune istituendo un apposito capitolo di bilancio con stanziamento di 3.000 euro destinato al solo consumo di energia elettrica, con la precisazione che per quanto atteneva la manutenzione si sarebbe proceduto in maniera diversa”.

“In buona sostanza. – continua Dell’Aprovitola – nel 2023 è stato sì pagato il consumo dell’energia ma, in maniera negligente e scellerata per gli stessi cittadini, non è stata adottata alcuna delibera e/o atto dirigenziale che eventualmente disponesse non solo l’interruzione del servizio di illuminazione votiva ma che disciplinasse la gestione e manutenzione del servizio stesso da parte di una società esterna o attraverso dipendenti comunali con specifiche competenze. E non mi pare di poter annoverare tra il personale del Comune simili figure. L’unico atto adottato nel 2022 è la deliberazione di Consiglio Comunale numero 24 del 26 settembre 2022 avente ad oggetto: ‘Ratifica, ai sensi dell’articolo 175, comma 4, del Decreto legislativo numero 267/2000, delle deliberazioni di Giunta Comunale numero 64 del 2 agosto 2022 e numero 73 del 23 agosto /2022 di variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio 2022/2024’, anche da me favorevolmente votata (e non avrei potuto fare diversamente) con cui, tra le altre cose, venne istituito in bilancio il capitolo 2731.0 con stanziamento di 3.000 euro destinati esclusivamente per il consumo di energia elettrica del cimitero comunale e venne prevista l’assunzione, a tempo determinato, di due figure tecniche con fondi Pnrr, senza nulla prevedere rispetto alla manutenzione che va comunque legittimamente fornita ai cittadini che usufruiscono dell’impianto e che come tale necessita di corresponsione di un canone”.

“È chiaro, quindi, che l’ex sindaco, insieme al delegato dell’epoca Moretti – incalza la sindaca – con questa iniziativa, ha determinato un vulnus amministrativo di non poco conto, in quanto il pagamento del solo consumo da parte dell’amministrazione andava affiancato all’affidamento esterno ad una ditta che provvedesse alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto elettrico, garantendo ai cittadini sicurezza e stabilità. Nulla di tutto questo è stato prodotto dalla passata amministrazione; non esiste, infatti, nessuna delibera di Giunta o di Consiglio o atto dirigenziale da cui si evinca la volontà della precedente amministrazione di gestire la manutenzione dell’impianto elettrico nel cimitero, il cui costo, badiamo bene, rappresenta la parte più cospicua del canone previsto. Ed è stata proprio questa situazione di totale vuoto amministrativo che, nel 2024, ha indotto il commissario prefettizio ad incaricare il tecnico di approntare un regolamento che consentisse di procedere all’affidamento tramite gara del servizio di gestione e manutenzione dell’impianto di illuminazione votiva nel cimitero comunale nonché di recuperare quanto non versato dai fruitori del servizio per l’anno 2023 e inizio 2024”.

Dopo questa premessa, Dell’Aprovitola ritiene “paradossale che debba essere questa maggioranza a dover spiegare ai cittadini le ragioni del recupero; bene avrebbe fatto, invece, l’opposizione a chiedere lumi e spiegazioni all’ex sindaco e al delegato Moretti, gli unici legittimati a dovere rendere conto ai cittadini di quanto causato in modo negligente, obbligando il commissario a porvi rimedio, come di fatto avvenuto”.

Ritenendo “legittimo quanto posto in essere dal commissario”, la sindaca coglie l’occasione per “rassicurare i cittadini di Carinaro che, a fronte dei dubbi insinuati in modo malevolo dall’opposizione e dall’ex sindaco, le somme recuperate non andranno a beneficio della ditta affidataria ma saranno interamente utilizzate e spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto, come del resto previsto nel contratto di appalto sottoscritto tra le parti”. E invita, pertanto, quindi, i cittadini “ad effettuare il pagamento richiesto in quanto supportato da legittimi atti, con la consapevolezza che ciò che afferma l’opposizione consiliare unitamente a qualche detrattore è solo mera strumentalizzazione politica”. “Dall’opposizione – conclude – ci saremmo aspettati e ci aspettiamo ben altri consigli o indirizzi politici di più alto profilo al fine di costruire il bene comune”.

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