Raid punitivo contro il vicesindaco Russo

di Antonio Taglialatela

il vicesindaco Francescantonio RussoGRICIGNANO. Episodio increscioso a Gricignano dove ieri sera tre uomini hanno aggredito a sprangate il vicesindaco Francescantonio Russo, rompendogli un braccio e ferendolo al volto e in diverse parti del corpo.

Erano circa le 21.40. Russo, una decina di minuti prima, era uscito dalla casa comunale di Piazza Municipio dove aveva partecipato ad una riunione politica sul problema dell’emergenza rifiuti e degli extracomunitari. Si intrattiene qualche istante nel bar della piazza per un caffè e qualche chiacchiera con gli amici. Dopodiché svolta l’angolo della piazza, dove è situata la sede della Federcaccia. Pioviggina e i soci dell’associazione sono tutti dentro il locale. Russo li saluta. Si reca verso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Lì fuori, parcheggiata dinanzi alla statua di Padre Pio, c’è la sua auto, una Audi A4 station wagon. Proprio perché piove Russo si affretta ad avvicinarsi alla vettura. Sembra tutto normale, tutto come ogni sera: lui che scende dal Municipio, prende la macchina e ritorna a casa dalla sua famiglia. Ma ieri non è stato così. Russo entra nell’abitacolo, il posto guida è vicino al marciapiede, davanti al cancelletto del muro che cinge la statua del santo. All’improvviso, mentre si appresta a chiudere la portiera, una mano lo afferra per i capelli e lo scaraventa con estrema violenza dall’interno dell’auto al marciapiede. Vede tre uomini, a volto scoperto, armati di mazze di legno. Non dicono una parola e si avventano su di lui prendendolo a sprangate. Lui grida, cerca di ripararsi con le braccia, lo colpiscono su tutto il corpo. Ripetiamo, i tre non proferiscono parola. Il loro è un vero e proprio raid punitivo, in pieno stile camorristico. Gli aggressori poi scappano a bordo di un’auto di colore rosso, nella quale probabilmente c’è un complice ad attenderli. Il vicesindaco, stordito e sanguinante, lancia urla di aiuto che vengono udite da quelli della Federcaccia, che escono fuori dalla sede e lo soccorrono. Nel mentre Russo è già col cellulare in mano per chiamare le forze dell’ordine. Ma, proprio in quel preciso istante, passa un’auto pattuglia dei carabinieri di Gricignano, in giro per il paese per controlli di routine. Gli stessi carabinieri lo trasportano al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa. Dopo gli accertamenti, i medici gli diagnosticano la rottura del braccio sinistro, la frattura del polso e diverse contusioni e ferite su tutto il corpo. Viene dimesso durante la notte e, assieme a degli amici, si reca presso la stazione Carabinieri di Gricignano, guidata dal maresciallo Mauro Nuzzi, per sporgere denuncia. Il motivo dell’aggressione, stando alla stessa denuncia del vicesindaco, potrebbe essere legato a qualche richiesta estorsiva a cui lo stesso di recente si sarebbe opposto.

Stamani la notizia è giunta all’amministrazione comunale. Il sindaco Andrea Lettieri ha convocato d’urgenza, per questa sera, una riunione di maggioranza. Nel frattempo, durante la mattinata, Russo, 55 anni, che è sposato con due figli, ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà. Lo abbiamo contattato telefonicamente e il suo dolore, oltre che fisico, è soprattutto morale: “Mi chiedo: è possibile che un amministratore comunale, dopo tre ore di riunione in Municipio passate a discutere e cercare di risolvere problemi che interessano la collettività, come i rifiuti e gli immigrati, debba poi subire una cosa del genere?”. “L’altra sera ho partecipato, ad Aversa, alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, dove istituzioni importanti come il Prefetto ed il Questore chiedevano proprio agli amministratori comunali di denunciare certi episodi. Ebbene, io l’ho fatto. Speriamo che questo serva a qualcosa”.

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