Napoli – Il 31 agosto di un anno fa veniva ucciso Giovanbattista Cutolo, detto “Giogiò”, 24 anni, musicista dell’Orchestra Scarlatti, assassinato durante una lite tra ragazzi. Quella notte la sua comitiva era stata presa di mira da una gang di giovanissimi e lui era intervenuto in difesa di un amico, fino a che un altro ragazzo, appena 17enne, tirò fuori una pistola e sparò.
Alla cerimonia, tenutasi in piazza Municipio, dove si consumò l’omicidio, insieme alla madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, è intervenuto il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, ritenendo, come la Di Maggio, la giornata “degna della medaglia d’oro al valor civile”. “Il sacrificio di Giogiò – ha detto Oliviero – è l’esempio del bene che vince sul male, della purezza che vince sulla sopraffazione e sul dolore. È la vittoria di chi per difendere l’altro non ha avuto paura di mettere a rischio se stesso, aderendo ad un patto eterno con il bene”.
Un bene che continua ad essere visibile ogni giorno. Tanti studenti dell’Istituto comprensivo “Castel Volturno – Villaggio Coppola” stanno suonando grazie a lui e al corno francese che il Consiglio regionale ha donato all’orchestra della scuola. “Tante persone – ha aggiunto Oliviero – hanno conosciuto il suo strumento musicale e si sono appassionate alla sua storia. Una storia di bene e coraggio che resterà eterna: Giò Giò vive”.