Gricignano, Lettieri su caso protocollo: “Nessuno scandalo, solo tutela privacy. Interrogazione potevano presentarla sulla puzza”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Un conto è informare i propri concittadini, un altro è fare disinformazione per degli interessi personali o per degli scopi personali”. Parole del sindaco Vittorio Lettieri in riferimento alle recenti dichiarazioni della capogruppo dell’opposizione, Michela Caiazzo, sulla questione delle restrizioni applicate al protocollo informativo del Comune di Gricignano. Restrizioni che consistono nella visualizzazione online dei soli dati di sintesi, mentre per ottenere gli allegati i consiglieri dovranno presentare apposita richiesta all’Ente. Una vicenda approdata anche in Parlamento con un’interrogazione rivolta al ministro degli Interni dal deputato di Fratelli d’Italia Marco Cerreto.

Ma secondo Lettieri “si vuole far passare un messaggio che è lontano dalla realtà dei fatti. Addirittura si vuole far credere che la maggioranza o gli uffici debbano nascondere chissà cosa. Nulla di più falso”. Il primo cittadino spiega che “ogni consigliere comunale è dotato di credenziali, quindi di un user e di una password con cui possono collegarsi al protocollo. E addirittura lo possono fare in qualsiasi momento della giornata da remoto, cioè da casa, dall’ufficio, in macchina, da pc o telefonino. Vedono il numero di protocollo, la data, il mittente e il destinatario, e in più l’oggetto di quel protocollo, ad esempio la richiesta di permesso a costruire, una relazione di un minore, un intervento da parte della Polizia Municipale. Cioè tutto quello che transita per il comune è visibile attraverso queste credenziali”.

Allora che cosa è cambiato? “È cambiato – risponde Lettieri – che prima i documenti allegati a questi protocolli erano visibili da remoto, cioè chiunque, accedendo attraverso il protocollo, poteva visionare questi documenti. Gli uffici hanno verificato che da una sola credenziale magari c’erano 10, 15 indirizzi IP. Questo che cosa significava? O che un consigliere comunale si collegava ovunque andasse o che quell’unica password veniva gestita da più persone che non erano consiglieri comunali, quindi non deputati al controllo del protocollo. Pertanto, si poteva verificare che anche soggetti che non sono pubblici ufficiali avessero accesso a dati sensibili che appartengono alla collettività, alcuni molto riservati come le relazioni sui minorenni”.

Per visionare anche questi allegati, spiega ancora Lettieri, “basta che i consiglieri si rechino negli appositi uffici. Ne possono fare anche copia facendo apposita richiesta all’ufficio preposto e gli verrà concesso. Quindi, sostanzialmente, io non capisco tutta questa critica”. “L’accesso – sottolinea il sindaco – è stato limitato per tutelare la privacy dei nostri concittadini, perché in questo modo verrà tracciato chi visiona e chi eventualmente deciderà di pubblicare questi documenti che sono riservati. Niente di scandaloso”.

E sulla presentazione dell’interrogazione parlamentare, Lettieri ritiene che “si sarebbe potuto sfruttare questa occasione per fare un’interrogazione parlamentare, invece, sui miasmi, sulla puzza che viviamo quotidianamente. Questa è la differenza tra chi fa il proprio tornaconto e chi fa l’interesse della comunità, perché noi, come amministrazione comunale, come maggioranza, siamo già all’opera tant’è vero che in settimana ci sarà un incontro promosso dal Comune di Gricignano con l’Asl, l’Arpac, i sindaci dell’agro aversano per fronteggiare il fenomeno dei miasmi. Abbiamo invitato anche la Provincia e i carabinieri del Noe. E non faremo sconti a nessuno”. IN ALTO IL VIDEO

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