Pur essendo formalmente autorizzato alla raccolta di metalli, uno stabilimento industriale a Villa Literno (Caserta) effettuava in modo sistematico e continuo un’attività illecita di raccolta e recupero, previo stoccaggio, di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da materiali metallici misti, profilati e tubolari, reti e armadi metallici, boiler, componenti di cucina, lamiere, pannelli ed infissi, bombole di Gpl barili, Raee, unità esterne di condizionatori, veicoli fuori uso. Rifiuti che venivano conferiti da soggetti non autorizzati né iscritti nell’Albo dei Gestori Ambientali, in mancanza di ogni forma di tracciabilità dei rifiuti, relativamente alla quantità e alla qualità dei medesimi, nonché all’identità del produttore o del detentore dei rifiuti stessi.
Così la Procura della Repubblica di Napoli Nord, al termine di indagini eseguite dai carabinieri del Noe – Nucleo operativo ecologico di Caserta, ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza della struttura. Dall’attività investigativa è emerso che, in un arco temporale di circa un mese, sono stati registrati circa 1300 ingressi di terzi all’interno dello stabilimento da parte di circa 300 veicoli commerciali e 100 autovetture. Di questi, circa 200 veicoli non risultavano iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali, oltre a tutte le autovetture.
Inoltre, i militari hanno riscontrato, dall’esame dei documenti presenti negli uffici dell’azienda, che i registri di carico e scarico non contenevano alcuna menzione dei rifiuti conferiti dai soggetti monitoratati dal sistema di videosorveglianza. Un’attività illecita non occasionale, dal momento che l’impianto veniva “svuotato” quotidianamente.