GRICIGNANO. Lo choc iniziale ha lasciato immediatamente il campo alla mobilitazione. Massiccia e agguerrita. Nel giro di poche ore, i cittadini di Gricignano hanno costituito un comitato civico contro la dislocazione di una discarica sul territorio comunale.
Si tratta di un sito militare indicato dal Ministero della Difesa che potrebbe essere utilizzato (assieme a quelli di Carditello e Cancello Scalo) per fronteggiare l’emergenza rifiuti. Tre aree che dipendono dal 10° Cerimant, il centro rifornimenti e mantenimento di Napoli, a sua volta inquadrato nel Comando Logistico Sud. A Gricignano dovrebbe essere attivato un sito di stoccaggio di ecoballe nell’area del deposito militare che si trova nei pressi della stazione ferroviaria e adiacente alla cittadella americana della Us Navy. E dopo l’immediata reazione da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco e assessore provinciale Andrea Lettieri e di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, che hanno espresso all’unanimità il proprio no alla discarica, ieri è nato un comitato civico spontaneo composto da numerosi cittadini. Nella mattinata di ieri il Comitato ha immediatamente chiesto ed ottenuto un incontro con l’amministrazione comunale e le forze politiche. Il confronto, che si preannuncia serrato, si terrà stasera alle 20, nell’aula consiliare di piazza Municipio, per discutere della situazione e promuovere iniziative di protesta. «Vogliono rendere Gricignano la pattumiera di Napoli – tuonano i promotori del comitato -, costruendo una discarica a poche centinaia di metri dal centro abitato e dalla cittadella Us Navy, dove vivono 6mila cittadini americani». All’incontro di stasera, è prevista la partecipazione di delegazioni dei Comuni limitrofi e di associazioni e comitati ambientalisti dell’Agro aversano e della provincia di Caserta. E proprio alle popolazioni dei paesi viciniori si appellano i componenti del comitato: «Il problema – sottolineano – non riguarda solo Gricignano ma l’intero comprensorio aversano e atellano. Uniamoci tutti per respingere questa scelta sciagurata. Vogliono usare il nostro territorio per risolvere la malapolitica e il malaffare regnati in Campania negli ultimi anni». Dei tre siti indicati dal Ministero della Difesa soltanto quello di Cancello Scalo sarebbe immediatamente attivabile, mentre per quanto riguarda Gricignano (la superficie messa a disposizione è di sette ettari), dove è ospitato un deposito di materiale di ricambio, anche per armi, ci sarebbero problemi sia di carattere ambientale, sia per i tempi di conversione e bonifica della zona. «Come amministratori locali – sbotta Giacomo Di Ronza, assessore all’Ambiente di Gricignano – siamo sconcertati. Finora, nessuna delle istituzioni, che stanno decidendo sul futuro del nostro territorio, ci ha informato di questo provvedimento. Un atteggiamento davvero che evidenzia l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti del Comune di Gricignano, ma soprattutto verso la nostra popolazione». Sull’attivazione del sito di ecoballe, Di Ronza è categorico: «Ci opporremo con fermezza e appoggeremo le iniziative del neonato comitato civico. Il nostro Comune ha sempre mostrato senso di responsabilità rispetto al problema rifiuti, e lo dimostra il fatto che nella precedente emergenza ambientale mettemmo a disposizione un sito intercomunale. Ma senza alcuna garanzia – afferma Di Ronza – sui tempi di bonifica dell’area individuata dal Ministero della Difesa, che fra l’altro si trova a pochi passi dalle abitazioni dell’Us Navy, non consentiremo che qualcuno dall’alto assesti un altro colpo a un territorio già martoriato come il nostro».
Il Mattino (ENRICA MANGIACAPRE)