Gricignano, biodigestore: Edison torna alla carica e chiede nuova conferenza di servizi

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Come scrivevamo esattamente un anno fa, lo spettro del biodigestore non si allontana, anzi. La “Edison Next Environment”, subentrata ad “Ambyenta Campania” per la realizzazione dell’impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti) nella zona industriale “Aversa Nord” (sul territorio di Gricignano, al confine con i comuni di Carinaro, Teverola e Marcianise), ha notificato al Comune di Gricignano il ricorso per ottemperanza al fine di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato che, nel settembre 2023, ha accolto l’appello della società.

I supremi giudici amministrativi hanno ritenuto valida la contestazione della Edison sul parere negativo del consorzio “Asi Caserta” che ha negato, in entrambe le conferenze di servizi finora tenutesi, l’assegnazione del terreno sulla base di un “impatto sociale” negativo che l’impianto produrrebbe sull’intero agglomerato industriale. Ciò nonostante il Tar Campania avesse sottolineato che la normativa regionale vigente intesta al Consorzio Asi “il potere di gestire gli aspetti ‘dinamici’ della pianificazione del territorio consortile, attraverso il rilascio o meno dei nulla osta all’insediamento; ciò per consentire il pieno perseguimento di quegli obiettivi di sviluppo industriale al cui conseguimento è, per l’appunto, preposto l’ente pubblico economico consorzio”. Adesso la Edison chiede l’in­dizione di una nuova conferenza dei servizi, con l’Asi che dovrà riformulare e meglio motivare la sua valutazione.

Intanto, si muovono le amministrazioni comunali: il sindaco di Gricignano Vittorio Lettieri, insieme alla collega carinarese Annamaria Dell’Aprovitola, terrà un incontro con l’avvocato Fabrizio Perla che rappresenta gli enti nel procedimento. Sul piede di guerra anche il comitato civico “#NoBiodigestoreGricignano – SiaunaGricignanoMigliore” che sui social scrive: “Adesso è essenziale che vengano messe in primo piano le tante e indiscuti­bili motivazioni ambientali e sa­nitarie che non rendono compatibile l’impianto con il nostro ter­ritorio”. Gli attivisti, come ribadito a chiusura dell’ultima conferenza dei servi­zi, “ritengono inac­cettabili i pareri positivi di Asl e Arpac. A questi enti e al Comune di Gricignano – concludono – chiediamo di di­fendere la nostra salute. Se ognu­no fa la sua parte Gricignano si può salvare. Siamo pronti a combattere: a Gricignano non si passa”.

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