GRICIGNANO. Ennesima stoccata sferrata allesecutivo guidato dal sindaco Andrea Lettieri, dalla locale sezione di Forza Italia-Pdl. A finire nuovamente sotto la lente degli azzurri è ancora il settore lavori pubblici.
Consideriamo non affatto esaurito il nostro compito e per questo, vogliamo continuare ad essere uno stimolo pungente ed incessante per lamministrazione comunale. – dichiara il responsabile cittadino azzurro Luigi Aquilante – I lavori di metanizzazione in corso di esecuzione a Gricignano, stanno proseguendo allinsegna del non rispetto delle regole sia dal punto di vista della sicurezza dei cittadini che da quello della corretta esecuzione ad opera darte. Non è assolutamente accettabile, infatti, lasciare le strade per lunghi periodi, con la sezione del taglio per linnesto della tubazione aperta o coperta di solo terreno, per poi riporre lasfalto solo dopo aver raggiunto circa un chilometro di lunghezza. E non risponde di certo agli standard di qualità, il posizionamento di asfalto sul terriccio, alla meno peggio, che dopo appena dieci minuti di pioggia viene letteralmente divelto, trasformando le strade cittadine in una vera e propria gruviera con conseguenti rischi per la circolazione. Di certo non sono in dubbio i vantaggi che tale intervento, una volta concluso, apporterà alla cittadinanza, – aggiunge lesponente del Popolo della Libertà – ma sta di fatto che non bisogna essere addetti ai lavori per capire che i visibili disagi procurati ai cittadini, erano facilmente evitabili. Per esempio: obbligando la società esecutrice dei lavori a ripristinare lo stato dei luoghi la sera stessa, (così come accade altrove) indipendentemente del tratto scavato e ad asfaltare in modo corretto la sede viaria, anche in considerazione del fatto che esiste la minima misura, ben nota a quanti conoscono la tariffa dei prezzi che prevede, tra laltro, che lasfalto non viene pagato solo per i circa 50/60 cm relativi allampiezza dello scavo ma bensì per due metri. Criteri che avrebbero comunque permesso di eseguire i lavori, ma in modo corretto, pulito e senza creare disagi ai cittadini. Precise responsabilità, quindi, dellesecutivo ed in particolare, dellassessore al ramo che invitiamo a stare al proprio posto e non rassegnare le dimissioni, (anche perché non le avrebbe mai date, incollato comè alla poltrona, così come i suoi colleghi) magari prendendo appunti affinché possa erudirsi ed intervenire fattivamente per porre fine a questo squallore, ripristinando, nel contempo, le condizioni minime di sicurezza e, passatemi il termine, di sopravvivenza.