Applicavano tassi usurari superiori al 100% mensile su prestiti concessi a due fratelli di Poggioreale, arrivando in pratica a soffocare ogni possibilità per farli uscire da quella morsa. Le estorsioni andavano così avanti da circa dieci anni, tra “rimodulazioni dei prestiti” e nuove linee aperte per pagare i precedenti creditori.
Ma gli usurai, che in alcuni casi facevano leva anche sulla loro vicinanza al clan Contini, sono stati scoperti e arrestati all’esito di un’inchiesta, partita con la denuncia di uno dei vessati, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e condotta dai carabinieri attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, videosorveglianza della casa delle vittime e perquisizioni delle abitazioni degli indagati. In una di queste, sotto il materasso di una delle due donne destinatarie della misura cautelare è stato trovato un foglio con sopra appuntate le cifre dovute dai due fratelli e le date delle scadenze delle rate.
Il gruppo negli atti dell’inchiesta è denominato “Usurai della Stadera” che ruotava intorno alla figura di Angelo Alfieri. Sono 15 le persone destinatarie di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli ed eseguita dai militari del Nucleo operativo di Poggioreale e del Nucleo investigativo di Napoli e Castello di Cisterna. Per otto indagati è stato disposto il carcere, per sette gli arresti domiciliari. Sono tutti gravemente indiziati dei reati di usura ed estorsione. Uno degli indagati è riuscito a sottrarsi all’arresto e ora è ricercato.