“Aversa sacra e barocca”, la dottoressa Angela Mare traccia itinerari storico-artistici nella sua tesi

di Redazione

Aversa (Caserta)“Aversa sacra e barocca: Itinerari storico-artistici”. E’ la tesi scritta e discussa dalla dottoressa in Storia dell’Arte Angela Mare, con la supervisione del relatore professor Augusto Russo, insegnante in Storia dell’Arte in età barocca alla “Federico II” di Napoli, e del correlatore professor Antonio Milone, che pone l’obbiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio d’arte sacra in età barocca rivalutando l’importanza ed evidenziando come il ruolo dei committenti e delle personalità ecclesiastiche abbiano influenzato e contribuito a portare opere notevoli che hanno arricchito il panorama artistico locale.

L’età barocca aversana viene illustrata dalla dottoressa Mare attraverso l’organizzazione e la descrizione di tre itinerari che evidenziano le figure e i monumenti della città e le influenze storico-artistiche di Napoli e Roma a cavallo tra il ‘600 e il ‘700. Il primo itinerario si sviluppa intorno alla Cattedrale di San Paolo, il seminario Vescovile con il suo Museo Diocesano creato in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1990 e le chiese circostanti seguendo l’originaria struttura urbanistica medievale a pianta radio-centrica.

Il secondo itinerario ha come oggetto principale la chiesa di San Francesco delle Monache e la chiesa dell’Annunziata e si articola attraverso il percorso che le collega per poi estendersi nel quartiere di origine seicentesca, il Lemitone. Il terzo itinerario si articola partendo da una delle zone più distanti dal nucleo urbano originario: San Lorenzo ad Septimum dal quale si procede a ritroso, verso la parte più antica di Aversa, trattando alcune chiese chiuse al pubblico e altre inaccessibili per lo stato d’incuria e degrado ma comunque di ampio spessore storico e artistico.

Riscontrando il consenso da parte della commissione, la dottoressa Mare ha segnalato che, sebbene siano presenti nel territorio persone e associazioni che si prodigano a valorizzare l’enorme patrimonio artistico e culturale della città, è necessaria una maggiore sensibilizzazione da parte dei cittadini stessi che non partecipano e promuovono le iniziative presenti e una maggiore sinergia tra l’ente pubblico e le parti volenterose nell’organizzare eventi turistici. E ha evidenziato come gli itinerari da lei proposti possono indurre i cittadini ad una maggiore consapevolezza del proprio territorio, oltre che aiutare la creazione, da parte delle comunità scolastiche presenti nell’agro aversano, di visite guidate per educare le generazioni future ad una maggiore conoscenza del posto in cui vivono e per preservare un patrimonio che rischia di essere dimenticato. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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