De Luca: “Sui Lep inizia a sentirsi un discorso pericoloso”

di Redazione

“Siamo giunti nel pieno della discussione dell’Autonomia differenziata con alcune regioni che hanno incontrato il ministro Calderoli per il trasferimento dei poteri sulle materie “non Lep”. Dalle prime cose che leggo stanno facendo quello che la Regione Campania ha suggerito già nel 2019. Lasciamo perdere sanità pubblica, scuola pubblica e trasporto pubblico e attestiamoci su un’altra linea: burocrazia zero che deve unire tutta l’Italia e modernizzare il Paese perché la situazione di palude burocratica che abbiamo è insopportabile”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta del venerdì su Facebook.

Esemplificando, De Luca cita il Veneto che chiede “di poter stampare i passaporti al posto del ministero dell’Interno o di poter fare le ordinanze quando ci sono le alluvioni”. “Ma per tutto questo – le parole del governatore campano – c’era bisogno dell’autonomia differenziata? Di tutta questa ammuina?”. “Noi – aggiunge – dobbiamo decentrare competenze amministrative in maniera ancora più forte, trasferendo tutto alle Regioni. Su questa linea siamo più avanti delle Regioni che hanno chiesto l’Autonomia”. Per tutto il resto, “non abbiamo ancora capito cosa si pensa di fare”.

Ed il riferimento è ai Lep dove attualmente “non c’è nulla di definito”. Il motivo, per il presidente della Giunta regionale campana, è semplice: “Servono miliardi e miliardi di euro per fare una perequazione tra Nord e Sud. Ma poiché nella legge Calderoli è detto che l’autonomia deve avvenire senza oneri aggiuntivi per lo Stato nessuno ha spiegato come di deve fare la perequazione senza soldi”.

Sui Lep (livelli essenziali delle prestazioni), per De Luca inizia a sentirsi “un discorso pericoloso”. Ovvero si sente che “non possono essere uguali per tutta l’Italia perché il costo della vita è diverso tra i territori”. Però le tasse “le pagano allo stesso modo anche i cittadini del Sud che hanno meno servizi”. E quindi, si domanda De Luca, “che facciamo? Facciamo pagare meno tasse perché ci sono meno servizi e il costo della vita è più basso?”. Insomma, chiosa il governatore, “ci stiamo aggrovigliando in una rete indistricabile di demenzialità e cose ingestibili”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico