Traffici rifiuti, Cubeddu dal Forum Polieco: “Divieto di miscelazione a contrasto delle tecniche elusive”

di Redazione

Napoli – “Quando si parla di tracciabilità nel flusso dei rifiuti, soprattutto se si parla di flussi transnazionali, gli stessi prendono le destinazioni più disparate, dall’Europa all’Asia all’Africa occidentale”. A dirlo al Forum internazionale sull’economia dei rifiuti del consorzio PolieCo, tenutosi a Napoli, è il capitano di fregata Roberto Cubeddu, ufficiale superiore del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, attualmente in servizio presso la Commissione Parlamentare Bicamerale che si occupa di inchieste sul ciclo illegale dei rifiuti, sugli illeciti ambientali e agroalimentari.

“Effettuare una efficace ed efficiente attività di contrasto dei traffici illeciti di rifiuti – dice Cubeddu – richiede una consapevolezza sul fenomeno non comune, quindi sono indagini complesse che richiedono agenzie di contrasto preparate, specializzate e che riescano a cogliere i campanelli d’allarme, i reati sentinella, anche gli illeciti amministrativi sentinella”. In un tale quadro, dunque, “la tracciabilità diventa molto complessa perché il percorso è molto lungo e policomposto, segmentato con documentazione di tracciabilità che è molto diversificata e che addirittura, nel momento dell’esportazione, cambia di nomenclatura”. “Abbiamo una codicistica doganale – aggiunge Cubeddu – che è completamente diversa e difficilmente si riesce a star dietro a quello che era il flusso di collegamento tra il codice doganale e i codici di trasporto o di tracciabilità per il codice europeo. Quindi, il codice Cer non corrisponde al codice doganale”.

Eppure, la normativa europea ha apportato modifiche sostanziali e “interessanti”, come emerge dal Regolamento 1157 del 2024, che “all’articolo 19 finalmente – commenta Cubeddu – contempla il divieto di miscelazione dei rifiuti, non solo con altri rifiuti, ma anche con qualsiasi altra sostanza. Si tratta di una rivoluzione copernicana per tutti gli investigatori, nazionali e degli stati membri. Quindi adesso i rifiuti, una volta che vengono spediti, quindi parliamo dell’inizio della spedizione che è un momento certo e documentato, non possono essere miscelati con nient’altro, neanche fosse una merce inerte”. IN ALTO IL VIDEO

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