Carinaro, opposizione ricorre al Tar per chiedere annullamento del riequilibrio di bilancio

di Redazione

Carinaro (Caserta) – Il gruppo consiliare di opposizione “Carinaro in Avanti” si è rivolto al Tar per chiedere l’annullamento della delibera con la quale il Consiglio comunale ha approvato il riequilibrio di bilancio. Sebbene a firmare il ricorso sia stato solo Stefano Masi, per ragioni di “strategia processuale”, l’iniziativa è stata condivisa e sostenuta da tutto il gruppo consiliare guidato dal capogruppo Tina Della Volpe.

Durante la seduta consiliare dello scorso 2 agosto, infatti, i consiglieri di opposizione decisero di abbandonare l’aula congiuntamente, protestando contro la mancata o tardiva trasmissione di documenti fondamentali per poter esprimere un voto consapevole. Prima di lasciare la seduta, però, chiesero il rinvio del punto all’ordine del giorno, in quanto il problema non riguardava solo loro ma l’intera Assise. “Tuttavia, – spiegano dalla minoranza – la sindaca Dell’Aprovitola, palesemente infuriata per la situazione imbarazzante, decideva di andare avanti, ammettendo sì l’errore ma rifiutando di agire di conseguenza. Un comportamento infantile, sintomo di irresponsabilità politica. Sarebbe bastato rinviare la seduta di qualche giorno, e nulla di tutto questo sarebbe accaduto, se non dimostrare l’incapacità della maggioranza a gestire correttamente il proprio ruolo”.

Il risultato? “Noi siamo stati costretti a rivolgerci al Tribunale amministrativo e, molto probabilmente, l’amministrazione affiderà la difesa dell’Ente a un avvocato, e purtroppo lo farà utilizzando i soldi di tutti i cittadini”, commentano dall’opposizione che, intanto, invitano la sindaca e gli assessori a “un gesto di dignità”: “Chi voterà la delibera per dare mandato all’avvocato di difendere il Comune – chiedono dal gruppo di minoranza – rinunci almeno a una parte della propria indennità di carica per il mese di ottobre. Dimostrerebbe così di aver compreso che non è giusto che sia tutta la comunità a pagare per la vostra arroganza e irresponsabilità”.

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