“El Diablo” Piero Pelù infiamma Gricignano

di Antonio Taglialatela

Piero Pelù GRICIGNANO. “Questo è un concerto rock e dunque qui si poga”. Un Piero Pelù esplosivo ha aperto con queste parole l’esibizione tenuta martedì sera nel parco pubblico “Mazzoni” di Corso Umberto.video

Non prima di aver eseguito “Proibito”, uno dei successi del suo ex gruppo, i Litfiba. Il toscanaccio che, a dispetto dei suoi 46 anni, è sempre “l’animale da palco” apparso sulle scene in quel lontano 1982, quando, assieme al chitarrista Ghigo Renzulli e a Gianni Marroccolo (poi fondatore di Cccp e Csi), pubblicò l’ep Guerra, seguito da altre pietre miliari, tra cui Desaparecido e Pirata, dischi fondamentali della “new wave” italiana, fino alla svolta pop rock degli anni ‘90 con Spirito, per arrivare agli ultimi lavori Mondi Sommersi e Infinito, dopo il quale si verificò il drastico distacco di Pelù, che ha iniziato una proficua carriera solista, mentre Renzulli, ha proseguito con altri cantanti e sotto il nome Litfiba ma con risultati non certo entusiasmanti.

Del resto il leader, “El Diablo”, è lui, è Piero, anche se il numerosissimo pubblico, accorso da ogni angolo della Campania per ascoltarlo a Gricignano, non ha affatto sgradito l’esecuzione di qualche pezzo storico dei Litfiba: oltre a Proibito, Toro Loco, Cangaceiro, Gioconda, Lacio Drom e Fata Morgana. Non da meno i successi del repertorio solista, come Bomba Boomerang, Prendimi Così e il singolo di punta Tutti Fenomeni tratto dall’ultimo album Fenomeni. Un’ora e mezza “graffiata” da un sound di impatto massiccio, chitarre distorte, “acide” e a tratti “spagnoleggianti”, come nella migliore tradizione dei Litfiba, nonché dai “monologhi” di Piero tra un brano e l’altro, quasi all’altezza di un vero cabarettista, durante i quali ha trattato temi di grande attualità, come la guerra in Ossezia, le discriminazioni razziali in Iran, la violenza, la droga e, ovviamente, dato il contesto territoriale, la criminalità e l’emergenza rifiuti. Da sottolineare il consiglio “a doppio senso” dato ai genitori: “Per favore, allontanate i bambini da sotto al palco, il volume alto delle casse potrebbe recargli danni all’udito. Non vorrei che nascesse un’altra generazione di sordi!”.

Un grande spettacolo di rock, di vero rock, quello che significa divertimento, che invoca “peace and love”. Uno spettacolo che in altre parti d’Italia “deve ancora cominciare”, come recitava il brano finale, appunto Lo Spettacolo. Cogliamo l’occasione per fare i complimenti alla Commissione Festeggiamenti, i cui componenti hanno dimostrato che a Gricignano, quando c’è volontà, nonostante i cachet impossibili degli artisti più famosi, si può ancoracentrare l’obiettivo “qualità-prezzo”, ossia ingaggiare un personaggio di ottima fattura senza “svenarsi”, e non spendere quattro soldi e anche male, magari sotto consiglio di qualche“organizzatore di concertini” che non dovrebbe avere più niente a che fare con la nostra comunità.

Per l’occasione, i nostri giovanissimi collaboratori Nicola Graziano e Giuseppe Girasole hanno realizzato alcune interviste al pubblico prima del concerto e alcune immagini dell’esibizione.

Guarda le foto (clicca x ingrandire)

Piero Pelù a Gricignano Piero Pelù a Gricignano Piero Pelù a Gricignano
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Guarda i video

Piero Pelù – interviste ai fans e apertura concerto

Piero Pelù – altre scene del concerto

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