Napoli, al via il G7 Difesa. Crosetto: “Messaggio forte a chi cerca di ostacolare democrazia”

di Redazione

Al via il G7 Difesa al Palazzo Reale a Napoli. Nel cortile d’onore ha avuto luogo la cerimonia di saluto con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha accolto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e gli omologhi di Regno Unito, John Healey, Canada, Bill Blair, Germania, Boris Pistorius, Giappone, Gen Nakatani, Usa, Lloyd Austin, e Francia, Sebastien Lecornu, oltre al segretario generale della Nato, Mark Rutte, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, e Rustem Umerov, ministro della Difesa dell’Ucraina. I lavori affronteranno la situazione in Ucraina, in Medioriente, in Africa e nell’Indopacifico.

“Un momento straordinario” a Napoli per “la riunione del G7 Difesa” ha sottolineato ai colleghi il ministro Crosetto nel suo discorso di apertura “per quasi 50 anni, il ‘Gruppo dei Sette’ si è riunito per affrontare sfide geopolitiche, sociali ed economiche di importanza globale, ma fino a oggi, l’opportunità di incontrarsi in questo formato e la necessità di discutere in modo approfondito su questioni di difesa e sicurezza non sono mai state prese in considerazione”.

“La nostra presenza qui nella splendida Napoli manda un messaggio forte e robusto a chi cerca di ostacolare i nostri sistemi democratici. Il legame che ci tiene uniti è solido e si basa su valori comuni di libertà e sulla fiducia incondizionata nel diritto internazionale. Con questo messaggio di unità e fermezza apro ufficialmente i lavori del G7 Difesa fiducioso che i nostri dibattiti riusciranno a offrire risultati concreti e misurabili”, ha detto il ministro della difesa. “Vorrei sottolineare l’importanza straordinaria della nostra presenza qui oggi perché vogliamo mostrare il nostro impegno e la determinazione per affrontare queste sfide urgenti e importanti come membri del G7 Difesa con la partecipazione della Nato”, ha aggiunto Crosetto.

“Le aggressioni brutali della Russia in Ucraina e la situazione alquanto critica nel Medioriente, combinati con l’instabilità profonda che si trova nell’Africa subsahariana e le tensioni sempre maggiori nell’Indopacifico, mettono in luce un quadro di sicurezza deteriorato con prospettive per il futuro che non possono essere positive”, sostiene Crosetto. “Ci troviamo – ha continuato il ministro – di fronte a scenari estremamente fluidi e caratterizzati da instabilità”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico