La Procura gli contesta la sponsorizzazione da parte di imprenditori di una squadra di calcio dilettantistica, quella del Vitulazio, per l’ottenimento di appalti alla Provincia. Indagato e sottoposto a perquisizione, ieri mattina, da parte dei carabinieri del reparto territoriale di Aversa, il presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ha deciso di rassegnare le dimissioni da entrambe le cariche.
“Sento la necessità – fa sapere Magliocca – di condividere la decisione assunta e lo stato d’animo che io e la mia famiglia stiamo attraversando in queste ore a seguito della perquisizione subita ieri, nell’ambito di una indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e relativa ad alcune sponsorizzazioni veicolate ad una squadra di calcio casertana”.
“Le attività investigative di ieri – sottolinea il presidente dimissionario – hanno di nuovo riportato alla mia mente e a quella dei miei familiari le vicende del 2011, quando ho subito per undici mesi una ingiusta detenzione. Avevo promesso che mai più ci sarebbe stata una situazione di pericolo, per me e per la mia famiglia. Così purtroppo non è stato e di fronte alla responsabilità di genitore che ho, in modo particolare quella di garantire la serenità ai miei giovani figli e a tutti i miei familiari, non posso che prendere la decisione di dimettermi dalla carica di sindaco e di presidente della Provincia”. “Resta il rammarico – conclude Magliocca – di non aver potuto portare a termine il mio lavoro di rilancio di Terra di Lavoro. Ma in questo momento sento la necessità di affrontare serenamente questa fase della mia vita. Senza alcuna tensione e condizionamento di sorta”.
Quello che coinvolge Magliocca, ex Alleanza Nazionale poi confluito in Forza Italia, è un nuovo filone d’indagine nell’ambito dell’inchiesta – coordinata dai sostituti Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano e dal procuratore Pierpaolo Bruni – sul presunto sistema di corruzione e concussione che vede indagato, tra gli altri, Giovanni Zannini, consigliere regionale della Campania. Risultano indagati anche Gerardo Palmieri, dirigente del settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Caserta, Clara Di Patria, dipendente della Provincia e architetto del dipartimento coordinato da Palmieri, e l’imprenditore edile Cosimo Rosato.
Per la Procura, proprio Rosato avrebbe avuto in affidamento lavori per 250mila euro grazie all’intervento dei dipendenti provinciali e di Magliocca, dando in cambio 40mila euro per sponsorizzare la squadra di calcio del Vitulazio, in particolare per pagare allenatore e staff tecnico. Un altro imprenditore, Adolfo Raimondo, è indagato poiché avrebbe ricevuto, senza l’autorizzazione necessaria, un subappalto dalla ditta di Rosato. Altro operatore economico coinvolto è Gianpaolo Benedetti, napoletano, che avrebbe avuto un affidamento, versando altri soldi sempre a favore della squadra di calcio.