GRICIGNANO. Dal punto di vista politico Gricignano sta attraversando una profonda crisi. In questo scenario cè da evidenziare un fattore di non poco conto: che il Partito Democratico sembra totalmente estraneo ai fatti.
Ci si limita a parlare tanto per dare aria ai polmoni, correggendo il punto o la virgola, definendo improprio il termine scissionisti, preferendogli quello di ammutinati. Ma, in concreto, non vi è una posizione chiara del Pd, nonostante sia proprio questo partito che si è spaccato allinterno della maggioranza, determinando in gran parte la crisi.
Nel Pd, in questo momento, si contano almeno quattro anime: Lettieri, gli assessori Giuseppe Barbato–Andrea DAngelo, i Coraggiosi (il consigliere di minoranza Carmine Froncillo e lex vicesindaco Antonio Guida, padre dellattuale coordinatore Attilio) che dialogano in privato con il loro capo e presidente della provincia Sandro De Franciscis, e la componente giovanile del direttivo.
Proprio questultima componente, i giovani, dovrebbe affrontare e risolvere la crisi, invece ci si limita a chiacchiere, buone intenzioni e a definizioni come Non è un partito, bensì un serbatoio di idee che hanno fatto la fine delle mutande di lana: non si indossano più da un pezzo. I partiti sono (e devono essere) costituiti da uomini con le loro idee.
Ogni anima, invece, sembra parlare per conto proprio, rappresentando esclusivamente se stessa. Insomma, si è pastori senza pecore. Dispiace essere crudo in questa mia disanima, ma il Pd a Gricignano non rappresenta assolutamente niente e nessuno. Il nulla. Al suo interno ci sono mosche che volano indisturbate, docili e innocue e che non danno alcun fastidio, perché neanche ronzano, neanche si posano su una mano, su un piede e sulla fronte di qualcuno. Nessuno le vede. E la cosa più grave è che non sembrano esserne consapevoli, anzi probabilmente non sanno nemmeno di cosa stanno parlando! Continuano a volare alto, senza accorgersene che la maggioranza in cui sono rappresentati sta cadendo. Parlano di tesseramento, di nuova sede, della tabella, della cerimonia di inaugurazione.
Ma sanno che Andrea Lettieri è stato eletto sindaco due volte nella Margherita, due volte consigliere provinciale nella Margherita, e oggi è assessore provinciale del Pd? Sanno che lassessore Peppe Barbato, anche lui della Margherita, ha partecipato attivamente alla costruzione del nuovo Pd? Sanno che lassessore Andrea DAngelo, anche lui eletto in seno alla Margherita, oggi siede al loro fianco nel direttivo del nuovo Pd? E, soprattutto, sanno che queste persone, assieme al gruppo dei defranciscisiani (che, per loro garanzia, hanno come coordinatore il figlio di Guida), neanche si accorgono della loro presenza? Il Pd, in realtà, sono loro e non le cosiddette mosche. Non a caso, Lettieri si dimette senza neancheavvertire la loro esistenza, Barbato e DAngelo in queste ore meditano una soluzione e se le mosche si permettono solo di contattarli corrono il rischio di essere mandate in un postoche, per correttezza, non posso citare.
In un paese normale una crisi del genere sarebbe passata attraverso il partito, in questa circostanza doveva passare attraverso il Pd. Mi dispiace ammetterlo ma si è avverato esattamente ciò che avevo pronosticato agli ex Diessini: il voler conseguire a tutti i costi lunità è stato un grave errore, certe posizioni ambigue andavano verificate molto tempo fa, esattamente durante il periodo della costituzione del partito, anche a costo di far rimanere qualcuno fuori. Perché è inaccettabile che il Pd a Gricignano sia rappresentato sia in maggioranza (Lettieri, Barbato, DAngelo e company) che in opposizione (da Froncillo), arrivando ad offendere lintelligenza degli elettori e dellintera cittadinanza.
Tempo fa, su Pupia scrissi un articolo che diceva essenzialmente questo: Il Pd deve contare altrimenti restate a casa. Oggi confermo il mio punto di vista.