Napoli, giurano 530 nuovi medici: “Non aggredirmi, io mi prendo cura di te”

di Redazione

Napoli – “Nei pronto soccorsi oggi non siamo in condizione di fare i turni normali. Fra poco avremo difficoltà a fare i turni al Cardarelli, all’ospedale del Mare”. È questo l’allarme lanciato dal presidente della Regione Campania, Vicenzo De Luca, tornato a scagliarsi contro l’autonomia differenziata.

Un intervento arrivato durante la cerimonia del giuramento di Ippocrate, con la quale la famiglia dei camici bianchi napoletani ha accolto 530 nuovi membri. Ad introdurre i lavori, nella sala Newton di “Città della Scienza”, il presidente dell’ordine dei Medici, Bruno Zuccarelli: “E’ un momento importante per l’Italia, per la Campania e per la nostra splendida città. Questi giovani devono rimanere qui, vanno all’estero per imparare nuove metodologie e tecnologie, per poi ritornare qui perché noi abbiamo bisogno di loro. Questo è il presente e questo è il futuro del nostro Paese”.

Nel corso della seduta anche la protesta contro le continue aggressioni nei confronti del personale ospedaliero, con i membri del consiglio direttivo dell’ordine dei medici che hanno indossato delle pettorine con la scritta “Non aggredirmi, sono io che mi prendo cura di te”. A dare lettura del testo del giuramento, il medico specializzando in malattie dell’apparato cardiovascolare Valentina de Pasquale: “Ognuno di noi giurerà di prestare la propria vita al servizio del prossimo, prima ancora che del paziente come tale, della persona che soffre”.

Presente anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha sottolineato: “Oggi noi dobbiamo affrontare dei problemi complessi perché molti di questi ragazzi, per vari motivi, non sceglieranno quello che oggi serve alla sanità, lavorare nell’emergenza, lavorare nella medicina territoriale. Questo rappresenta una grande limitazione rispetto ai servizi che vanno erogati ai cittadini”. IN ALTO IL VIDEO

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