Mondragone, discariche geolocalizzate a due passi dai siti Unesco dell’Appia. Bonifiche all’anno zero

di Redazione

di Massimiliano Ive – Mondragone (Caserta) – Se il censore Appio Claudio, che curò la costruzione dell’Appia Antica, la Regina Viarum, avesse la possibilità di ripercorrere il tratto della sua strada che attraversa il perimetro urbano di Mondragone (una volta lasciatosi alle spalle ciò che resta dell’antica Sinuessa), giunto in località Triglione/Cementare, in zona archeologica dell’Appia, ordinerebbe una spedizione militare contro i nuovi “barbari” secondo l’accezione negativa del termine.

Sì, perché se dal dizionario Treccani viene precisato che “le autorità romane avevano una particolare cura del suo mantenimento” in riferimento alla qualità della percorribilità di questa antica strada sulla quale transitavano tutte le merci e i viandanti provenienti dall’Oriente e diretti a Roma. Ciò non si può dire che lo stesso avvenga oggi.

Come viene segnalato e denunciato da anni dagli ambientalisti locali, dalle associazioni del territorio e anche dagli appassionati di archeologia, l’area del Triglione e quella adiacente al parco Archeologico dell’Appia Antica risultano degradate dallo sversamento incontrollato dei rifiuti di ogni genere: dalle carcasse d’auto, al materiale edilizio, agli animali morti (galline, pecore…). Sono state ritrovate anche ceste delle pescherie e cassette per l’agricoltura. Non si può certamente dire che tutto il materiale lasciato qui provenga da fuori città, con ogni probabilità ci sono dei mondragonesi che non amano abbastanza il loro paese.

Insomma, si tratta di una discarica silente che dopo l’estate viene ricoperta dalla vegetazione spontanea. In questi mesi, poi, in molti si sono chiesti: adesso, con il riconoscimento del “patrimonio mondiale Unesco” incassato dai siti archeologici dislocati lungo il percorso della via Appia Antica, questa porzione del territorio di Mondragone tornerà a vivere di propria luce? Si riuscirà a superare la fase dell’abbandono e del degrado? Saranno apposte delle telecamere o delle fototrappole per punire chi sta rovinando l’immagine storica e naturalistica di Mondragone? Si riusciranno a colpire quei personaggi che nell’oscurità della notte, con l’ausilio di furgoncini e piccoli camioncini sversano di tutto in zona? O ci sono oscuri e inquietanti interessi da parte di qualcuno a tenere la località del Triglione come un “monnezzaio”?

Sicuramente, se le autorità preposte non si prenderanno cura delle aree dove insistono i beni archeologici, se si continuerà a far finta di nulla, fra 2000 anni eventuali scavi archeologici porteranno alla luce i resti di una Mondragone sporca e si scriveranno pagine e pagine di una storia diversa da quella che si vuol far apparire oggi tenendo buona l’opinione pubblica. In base alle informazioni raccolte, il sito dove avvengono gli sversamenti di rifiuti è stato persino geolocalizzato dal Wwf e dalle guardie ambientali. Dal 2020 ad oggi sono stati scritti articoli di denuncia da numerosissimi giornali casertani e non solo. Copiose sono state le denunce e le segnalazioni di attivisti e volontari ambientalisti, nonché di militanti politici locali, richiamando l’attenzione dell’Arpac. Sempre in zona, polizia locale e forze dell’ordine hanno beccato qualcuno intento a bruciare i rifiuti, pertanto hanno posto sotto sequestro alcune isole ecologiche improvvisate.

Una realtà ben conosciuta, ma la bonifica totale e il controllo preventivo di questa porzione di territorio, dove insistono anche e purtroppo delle proprietà private (alcune pure abbandonate), sembra ancora in alto mare. Non bastano semplicemente dei piccoli interventi di pulizia attraverso affidamenti diretti e cottimi fiduciari ad aziende locali per risolvere il problema. Cosa si può fare? Occorrono risposte concrete a questa domanda e, al momento, non è chiara la visione pertinente il recupero e la fruibilità di questa parte di Mondragone che è prospiciente a quei resti che sono patrimonio mondiale dell’umanità. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico