Parete, rivoluzione digitale: 24 giovani di nazionalità diverse per un progetto europeo della Pro Loco

di Franco Terracciano

Parete (Caserta)“Civic Champions: Mobilizing Youth for change”. E’ il progetto europeo accreditato alla Pro Loco di Parete che si concentra sull’impatto della rivoluzione digitale nella vita delle persone. Protagonisti del progetto sono 24 giovani di diverse nazionalità, provenienti da Egitto, Bulgaria, Georgia e Romania, che soggiorneranno a Parete fino all’11 novembre novembre per un proficuo interscambio culturale con i giovani del territorio.

Martedì 5, alle ore 20, nella sala polifunzionale di piazza Berlinguer, c’è stata la presentazione del progetto e mercoledì 6, in un clima di grande convivialità e compartecipazione, si è svolto, al piano nobile del Palazzo Ducale, l’incontro con gli alunni delle classi quinte della sede distaccata del Liceo scientifico “Fermi”.

“E’ un’esperienza stimolante – dichiara il presidente della Pro Loco, Vincenzo Pellegrino – che sta permettendo a tanti giovani di nazionalità diverse di discutere insieme ai nostri giovani di un argomento di pressante attualità. Non mancherà la conoscenza del territorio e, domani mattina, questi giovani visiteranno i campi coltivati a fragole della Cooperativa San Pietro. Non nascondo che sono rimasti positivamente colpiti dall’accoglienza e dalla storia del nostro paese”.

Il progetto – “Collective Youth Power” si concentra sull’impatto della rivoluzione digitale nella vita delle persone. Questo percorso ha accelerato i meccanismi legati alla crescita professionale e alla partecipazione attiva, ma ha anche creato svantaggi sociali per coloro che non hanno conoscenze di base o facile accesso agli strumenti informatici. L’iniziativa si focalizza su tre aspetti influenzati dalla rivoluzione digitale: la formazione, la cittadinanza attiva e la libertà di informazione. Per quanto riguarda la formazione, se da un lato l’accesso alla conoscenza e al mondo del lavoro è più facile, dall’altro vi sono incongruenze, come la mancanza di supporto tecnologico negli istituti scolastici. Questo crea divari tra gli studenti di istituti aggiornati e quelli con tecnologie obsolete, sia a livello nazionale che europeo.

Il progetto si interroga sulle discrepanze rispetto ai dettami del processo di Bologna, dove si prevede il riconoscimento dell’apprendimento e l’equivalenza dei titoli conseguiti. Per quanto riguarda la cittadinanza attiva, si menzionano fenomeni sociali come la “primavera araba” e i movimenti studenteschi, che dimostrano come i cittadini possano organizzare azioni di cittadinanza attiva grazie al web. Sul fronte dell’informazione, il progetto mira a stimolare il dibattito tra i giovani su tematiche di interesse comune, considerando la varietà delle fonti di informazione e l’importanza di sviluppare un senso critico. Il progetto affronta anche altri aspetti legati alla rivoluzione digitale, come disturbi legati all’uso improprio della tecnologia, analfabetismo digitale, bassa qualità della rete internet e cyber bullismo.

L’iniziativa tiene conto del senso di smarrimento che i giovani possono provare di fronte a una realtà sempre più mutevole e multietnica, con dinamiche politiche incerte. Il progetto mira a trasferire maggiori competenze informatiche tra i giovani, supportando la loro crescita sociale e professionale e promuovendo un uso consapevole della tecnologia. Si cerca di incentivare il confronto con altre realtà e di promuovere la costruzione di un’Europa aperta ai cambiamenti internazionali. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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