Gricignano (Caserta). “Siamo soli nell’Universo?”. E’ una domanda che ognuno di noi si pone almeno una volta nella vita e che forse è destinata a rimanere sempre senza risposta. Così come rimarrà senza risposta il caso del gricignanese Giovanni Aquilante, forse il primo terrestre nella storia rapito dagli ufo. Non stiamo scherzando, perché quella che vi raccontiamo è una storia di 54 anni fa presente in tutti i siti web degli Usa e del mondo che si occupano e studiano casi di questo genere.
Protagonista di questo “X-file made in Gricignano” fu il contadino Aquilante, defunto nei primi anni ottanta, allora 57enne, che il 9 dicembre del 1954, come tutte le mattine, lasciò la sua abitazione per andare a lavorare nei campi. Da quel momento non fece più ritorno a casa scatenando la preoccupazione dei suoi familiari che cominciarono a cercarlo disperatamente. Della scomparsa venne informata anche la polizia ma per l’intera giornata fu impossibile trovarlo. Il giorno dopo (10 dicembre 1954) capitò un episodio che avrebbe fatto scervellare anche gli agenti Mulder & Scully. Verso mezzanotte, due dei figli di Aquilante ed un loro amico, durante il cammino verso casa dopo la ricerca inutile del padre, notarono nell’oscurità dei campi due omini con occhi luminosi. Il figlio più giovane, Andrea, tentò di inseguirli, ma quelle due figure scomparvero nel nulla senza lasciare traccia.
Due giorni dopo la sua scomparsa (11 dicembre ‘54) improvvisamente Giovanni torna a casa, silenzioso e disgustato. I suoi vestiti erano perfettamente asciutti nonostante nelle ultime 48 ore avesse piovuto nella zona intera. Aquilante rimase in preda allo shock per alcuni giorni e soltanto dopo essersi ripreso spiegò a familiari e conoscenti quello che gli era accaduto. Raccontò che durante il suo lavoro nei campi aveva incontrato due piccoli “nani” che portavano vestiti multicolorati. Questi lo presero per le mani e lui cominciò a galleggiare nell’aria con loro partendo per un “viaggio” attraverso luoghi ignoti che non aveva mai visto. Due giorni dopo quegli omini sconosciuti lo rilasciarono ma con la promessa che sarebbero ritornati.
Da allora Giovanni non fu più la stessa persona e fino alla sua morte ha vissuto sempre nella paura continua di essere rapito dagli extraterrestri. Un’altra cosa inspiegabile fu la totale scomparsa di una sua malattia alle ossa che da sempre gli aveva provocato enormi fastidi. Tra l’altro, all’epoca, non esistevano mass media che bombardavano notizie come ufo e altri rapimenti, difficilmente si andava al cinema (e all’epoca i pochissimi film realizzati forse non erano nemmeno giunti in Italia) e si leggevano giornali. Insomma, come poteva inventarsi un contadino una storia del genere?
Quello del gricignanese Aquilante è stato il primo caso del genere in Europa ed il secondo nel mondo dopo quello avvenuto nel 1947 in Iran che però non ebbe “successo” visto che gli alieni non riuscirono a rapire un certo Ghaseme Fili, il quale, dal balcone di casa sua si sentì attratto da una forza magnetica che lo stava trascinando verso un oggetto luminoso che nel frattempo volava nel cielo. L’esperienza vissuta da Aquilante può essere quindi considerata come il primo rapimento “accertato” della storia, molto simile ad un caso che si verificò soltanto molti anni dopo, nel 1973, negli Stati Uniti in località Pascagoula, da cui fu tratto anche un film. Una vicenda destinata a rimanere per sempre nel mistero.