GRICIGNANO. Il prossimo candidato a sindaco non può che essere del Pd. E il monito lanciato dai democratici a margine della riunione tenutasi laltra sera nella sede di Piazza Municipio.
Riunione che ha visto a raccolta, oltre a dirigenti e iscritti, tutti gli assessori e i consiglieri comunali del partito.
Andrea Lettieri |
Assente il sindaco e assessore provinciale Andrea Lettieri che, dalla scomparsa della Margherita, finora non ha mai aderito ufficialmente al Pd, e che, secondo alcune voci, sarebbe in pausa di riflessione.
Una posizione, quella del primo cittadino, che viene criticata da tutti gli alleati, compreso il Pd, poiché Lettieri sembra disinteressato a risolvere una possibile nuova crisi, determinata dalle pretese di vecchi e nuovi componenti della maggioranza, che potrebbe sortire effetti ben più gravi di quella invece risoltasi nei mesi scorsi, culminata con le sue dimissioni, poi ritirate.
La verifica amministrativa e leventuale rimpasto in giunta, infatti, sono al centro del dibattito avviato da tutte le forze di maggioranza: Pd, Udc e Udeur.
C. Froncillo e A. Guida |
Partendo dal Pd, solo allinterno di questo partito ci sono due fazioni: quella degli assessori in carica (Giuseppe Barbato, Andrea DAngelo, Francesco Di Luise), che non vogliono mollare in virtù della loro militanza storica tra le fila dellattuale maggioranza e dei risultati conseguiti alle passate elezioni, e quella delle new entry, Antonio Guida e il capogruppo consiliare Carmine Froncillo, di recente trasmigrati dallopposizione alla maggioranza, che chiedono spazio in quella che considerano una nuova maggioranza, diversa da quella eletta alle amministrative. Ma tra le due parti ci sono anche delle opinioni comuni: innanzitutto che occorre la verifica, che il Pd non debba cedere alcuna delega finora detenuta in giunta (lavori pubblici, sport-spettacolo-cultura, affari generali), e che il partito debba puntare ad avere il sindaco alle prossime amministrative, quando Lettieri, esauriti due mandati consecutivi, non potrà più ricandidarsi. Proprio su questultimo punto il Pd potrebbe essere chiamato ad una svolta: creare unalleanza politica di centrosinistra, quindi assieme allUdeur (e magari anche con lo Sdi dell’ex sindaco Andrea Moretti), scaricando lUdc, oppure rinsaldare lasse con lo scudocrociato, con il quale è praticamente alleato sin dallinizio del primo governo Lettieri.
G. Barbato, A. D’Angelo, F. Di Luise |
Cè chi allinterno dei democratici preferirebbe la prima scelta, perché si porrebbe fine ad una anomalia politica e, soprattutto, perché anche lUdc punta ad avere il sindaco alle prossime amministrative, con lattuale assessore Giacomo Di Ronza in pole position.
Ma, a prescindere da questo, e considerando che la coperta è corta, il messaggio del Pd è chiaro: appoggeremo, nellambito della verifica, solo chi alle prossime amministrative accetterà la nostra leadership.
Nel frattempo, in casa Udeur, i consiglieri Luigi Diretto e il capogruppo Luigi Autiero hanno chiesto importante visibilità al sindaco. Tradotto: lUdeur vuole il vicesindaco, ad oggi nelle mani dellUdc con Francescantonio Russo.
L. Diretto e L. Autiero |
Una pretesa che il partito di Mastella ritiene legittima in virtù di un accordo preso in campagna elettorale con Lettieri ma che oggi, alla luce degli stravolgimenti avutisi allinterno della maggioranza, potrebbe ritenersi superata seppur politicamente valida. Tra laltro, lUdc non è disposto a farsi strappare il vicesindaco, anzi, ne chiede la riconferma, o con lo stesso Russo o, eventualmente, con Di Ronza. Mentre per il Pd la richiesta dellUdeur si può discutere.
In questa lotta, poi, i tre partiti certamente non mettono da parte i due indipendenti Giuseppe Buonanno (assessore ai servizi sociali) e Nicola Cristiani (assessore nellUnione de Comuni Atella), chiedendo al sindaco di coinvolgerli nella verifica e nel successivo rimpasto.