Su mandato della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri della Stazione di Teverola, nella giornata di ieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 33 anni, residente ad Aversa, accusato di aver partecipato a una rapina avvenuta a Teverola l’11 giugno scorso. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari al termine di un’indagine condotta tra giugno e novembre, che ha portato alla raccolta di consistenti indizi di colpevolezza.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l’11 giugno l’imprenditore era stato avvicinato da due uomini mascherati e armati di un fucile mentre si accingeva a depositare una somma considerevole, prelevata poco prima presso un esercizio commerciale. L’aggressione, avvenuta in strada e alla presenza dei due figli della vittima, veniva sventata grazie alla pronta reazione dell’imprenditore, dei familiari e di un passante, che hanno impedito ai rapinatori di appropriarsi del denaro. Gli assalitori, a quel punto, si limitavano a sottrarre alcuni effetti personali prima di fuggire. La loro fuga cominciava inizialmente a piedi, poi a bordo di un’auto dove li attendeva un complice in una strada vicina. I malviventi abbandonavano sul luogo un secondo veicolo, risultato noleggiato e munito di targhe smarrite appartenenti a un’altra vettura.
Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi di tabulati, testimonianze, immagini di videosorveglianza e del contenuto di un telefono cellulare lasciato dai rapinatori nel veicolo abbandonato. Gli investigatori hanno identificato le impronte digitali del sospettato all’interno del mezzo, oltre a numerosi contatti tra il suo numero di telefono e quello presente nel cellulare sequestrato, risalenti a poco prima del crimine. Il telefono apparteneva a un altro uomo, arrestato già a giugno e attualmente in custodia cautelare per lo stesso reato. Sono in corso accertamenti per identificare ulteriori persone coinvolte nella rapina.