Pozzuoli (Napoli) – Dibattiti, tavole rotonde e soprattutto un confronto aperto con la città. Ha preso il via “Pozzuoli 2050” che si protrarrà fino a sabato 16 novembre. Sarà incentrato sulla presentazione del Piano urbanistico comunale. Un progetto che vuole porre l’attenzione sulla necessità di definire una visione della città al 2050 che coniughi tre pilastri fondamentali. Il primo è la prevenzione e la gestione dei rischi ambientali legati al bradisismo. Il secondo riguarda la tutela e la valorizzazione del sistema di paesaggi che disegnano il territorio. Il terzo punta all’integrazione della città di Pozzuoli nella vasta area metropolitana, regionale, nazionale e mediterranea.
Alla presentazione di “Pozzuoli 2050”, tenutasi al Rione Terra, sono intervenuti il sindaco Luigi Manzoni, il dirigente all’Urbanistica del comune flegreo, Agostino Di Lorenzo, l’assessore al Governo del territorio, Giacomo Bandiera, l’assessore della regione Campania all’Urbanistica, Bruno Discepolo, il segretario generale dell’Autorità bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, Vera Corbelli, il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, il vicesindaco di Monte di Procida, Marilù Marasco, e l’assessore all’Urbanistica del comune di Bacoli, Olga Schiano Lo Moriello.
“Ragioniamo sullo spazio pubblico ripensato in termini di identità, sostenibilità ambientale, economica e sociale e inclusività, rafforzando il concetto che la visione di città deve interessare le generazioni future” ha detto il sindaco Manzoni. Il dirigente all’Urbanistica di Pozzuoli, Agostino Di Lorenzo, ha spiegato che “occorre ripensare la città pubblica e questo porta necessariamente a una riflessione sui processi di trasformazione produttiva e sul difficile rapporto tra industria e paesaggio. Il concetto di industria è in continua evoluzione e coinvolge quattro aspetti fondamentali: infrastrutture, industria e tessuto urbano, patrimonio industriale e transizione ecologica”.
La nuova strategia della città di Pozzuoli è stata ipotizzata dall’assessore Giacomo Bandiera: “Dobbiamo leggere con attenzione le specificità che ci vengono richieste e fornire le risposte giuste in cui la governance dei processi e la gestione delle strategie di crescita territoriale devono camminare di pari passo con la pianificazione urbanistica”. IN ALTO IL VIDEO