Napoli, i droni del clan per portare droga e cellulari in carcere: Polizia esegue 12 misure cautelari

di Redazione

Traffico di sostanze stupefacenti e accesso indebito di telefoni cellulari per i detenuti. E’ quanto la Polizia di Stato e la Procura di Napoli contestano nell’ambito di una vasta operazione che ha portato, stamani, all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 12 persone. Sequestrati, inoltre, 3 chilogrammi di droga (tra marijuana, hashish e cocaina) e oltre 30 cellulari.

Secondo quanto emerso dall’attività investigativa – diretta dalla Direzione distrettuale antimafia, (sostituto procuratore Rosa Volpe, con compiti di collaborazione al coordinamento) – alcuni droni, modificati per aggirare i sistemi di blocco, riuscivano a raggiungere altezze considerevoli per poi atterrare nei cortili della casa circondariale di Secondigliano.

A gestire le attività era il clan della Vanella-Grassi, in particolare un elemento di spicco di questa famiglia malavitosa, che fa parte dei gruppi criminali componenti la cosiddetta Alleanza di Secondigliano. Le basi di partenza dei droni erano state individuate in un terrazzo che si trova nei pressi del carcere e anche dal vicino campo nomadi.

“E’ l’ennesima riprova che le carceri sono permeabili, entra di tutto e di più, sono anni che lo dimostriamo, con i sequestri di telefoni. Simo riusciti a dimostrare come continuava a entrare droga e cellulari nelle carceri e questo significa continuare a dare ordini e a compiere delitti dal carcere. Un fenomeno allarmate e non si trovano soluzioni, per impedirle”, ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nel corso di una conferenza stampa in Procura. IN ALTO IL VIDEO 

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