Marcianise, “La Terra e gli altri pianeti nella letteratura italiana”: il prof Covone a Palazzo Tartaglione

di Redazione

Domenica 24 novembrealle ore 18, nella cornice di Palazzo Tartaglione, uno dei luoghi storici più suggestivi di Marcianise (Caserta), prenderà il via la seconda edizione  del gruppo di lettura “Stanze di carta“. “Sarà, ancora una volta, un’occasione – spiegano gli organizzatori – per ritrovarsi insieme e dialogare della passione comune per i libri. Quest’anno, in particolare, l’oggetto degli incontri sarà la tematica “Scienza per poeti”. In un’epoca in cui la scienza sembra essere distante anni luce dalla letteratura, scopriremo invece, in un viaggio attraverso i secoli, come queste due aree del sapere e dell’espressione umana siano in costante comunicazione fra loro”.

In occasione del primo appuntamento ci sarà la possibilità di dialogare con l’astrofisico Giovanni Covone, professore associato di astrofisica e cosmologia presso l’Università Federico II di Napoli, sul suo primo libro “Altre Terre“, vincitore della nona edizione del Premio Asimov per l’editoria scientifica. A seguire l’autore, con il monologo “Inno alla Terra – La Terra e gli altri pianeti nella letteratura italiana“, racconterà il ruolo che il nostro e gli altri pianeti hanno recitato nel grande teatro della letteratura. L’ingresso è libero. Palazzo Tartaglione si trova in via Giovanni Tartaglione 8, a Marcianise (Caserta). Web: www.palazzotartaglione.it Facebook: www.facebook.com/palazzotartaglione

Altre Terre – Qual è il futuro dell’uomo nell’universo? Siamo soli nel cosmo? Esistono altre Terre che l’umanità può colonizzare? Queste sono solo alcune delle domande a cui Giovanni Covone, professore di astrofisica, cerca di dare risposta puntando lo sguardo in alto, verso il cielo e le stelle. Perché la storia della ricerca astronomica è antica quanto l’uomo stesso, dai primi, rudimentali eppure brillanti tentativi di studiare le stelle a occhio nudo, fino alle ultime missioni spaziali, svolte con l’ausilio di enormi, modernissimi telescopi. Covone stesso è parte di questa millenaria corsa agli astri: nel gennaio del 2019, insieme a un’equipe della Nasa, ha contribuito all’individuazione di TOI-700d, una possibile “nuova casa” per l’uomo. Un ipotetico gemello della Terra, seppure a distanza siderale. Ma una simile scoperta, insospettabilmente, ci insegna quanto il nostro pianeta sia unico: l’universo, nella sua vastità, concede panorami strabilianti – stelle che brillano a un’intensità più di cento volte superiore a quella del Sole, pianeti con oceani di lava, piogge di roccia fusa o ricoperti da spesse calotte ghiacciate – e gli strani mondi che troveremo, un giorno, saranno diversi da ciò che vediamo, persino da ciò che immaginiamo abitualmente. Altre Terre, passando in rassegna scoperte astronomiche del passato e attualissime, ponendo nuove domande su ciò che esiste fuori dai confini della nostra conoscenza, è un libro che parla di noi, del rapporto tra la specie umana e il cosmo, e dell’incredibile spettacolo della natura.

L’autore – Giovanni Covone è nato a Trani nel 1969. È professore di astrofisica e cosmologia presso la Federico II di Napoli. Si interessa della ricerca di pianeti simili alla Terra, di astrobiologia e dello studio della materia oscura su scala cosmica. È titolare del corso di Fondamenti di Fisica e Cosmologia per gli studenti di Filosofia. “Altre Terre” è il suo primo libro. Laureato in fisica, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università Federico II di Napoli. Si è specializzato all’estero presso MIT (Boston, durante il dottorato), il Telescopio Nazionale Galileo (Santa Cruz de La Palma, Spagna), il Laboratorio d’Astrofisica di Marsiglia (Francia), l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte (Napoli). Dal 2008 è ricercatore e poi professore associato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II di Napoli. I suoi principali temi di ricerca riguardano la cosmologia osservativa (studio della materia oscura nelle galassie), la ricerca di pianeti extrasolari simili alla Terra e l’astrobiologia. Si interessa inoltre di storia dell’astronomia, in particolare dello sviluppo della scienza nel periodo ellenistico. Nel 2020 ha partecipato alla scoperta del sistema di pianeti intorno alla stella TOI-700, tra cui il primo pianeta extrasolare TOI-700 d simile alla Terra posto nella “zona abitabile” della sua stella individuato dal telescopio Transiting Exoplanet Survey Satellite della Nasa. In astrobiologia, in un lavoro del 2021 il suo gruppo ha dimostrato che la fotosintesi ossigenica ha un’efficienza maggiore per esopianeti che orbitano nella “zona abitabile” di stelle più calde. È membro dell’Unione Astronomica Internazionale e del consiglio scientifico della Società Italiana di Astrobiologia.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico