“Era doveroso che don Giuseppe Diana ci indicasse la strada in questo palazzo che rappresenta il lavoro della politica per le persone, per la gente alla quale don Peppe stringeva le mani e per la Regione tutta”. Così, il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, che questa mattina ha inaugurato, intitolandola al sacerdote di Casal di Principe ucciso dalla camorra nel 1994, la sala di rappresentanza al pian terreno del palazzo F13 del centro direzionale di Napoli, palazzo del Consiglio considerato nevralgico per le decisioni politiche di tutto il territorio.
“Con grande orgoglio e riconoscenza per chi ha combattuto, fino al sacrificio della propria vita, per contrastare la camorra e tutte le forme di criminalità e di illegalità, intitoliamo a Don Peppe Diana e a tutte le vittime delle mafie questa nuova sala consiliare che sarà luogo per contribuire a rinsaldare il legame tra Istituzioni, politica e cittadini nel segno della legalità e dei valori etici”, ha affermato Oliviero, ricordando che “dopo l’intitolazione dell’Aula consiliare a Giancarlo Siani, la nuova sala ci ricorderà ogni giorno il grande impegno valore e coraggio di don Peppe Diana e delle vittime di tutte le mafie per il nostro amato territorio – e potrà essere utilizzata dai gruppi consiliari per iniziative istituzionali rivolte ai cittadini e alle cittadine e sarà un altro strumento per aprire ulteriormente l’istituzione al territorio e alle istanze della nostra società”.
Al taglio del nastro ha preso parte il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, insieme a padre Marco Rota per delega dell’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, al prefetto di Napoli Michele Di Bari e ai vertici delle forze dell’ordine e della magistratura. De Luca ha citato le parole che don Antonio Riboldi pronunciò al funerale di don Diana, ucciso la mattina del 19 marzo del 1994 nella sua chiesa di Casal di Principe, poco prima della messa, dal clan dei Casalesi: “E’ morto un prete, ma è nato un popolo fu la frase di don Riboldi. Oggi possiamo dire che mai parole più profetiche furono pronunciate”.
“Sono commossa, ringrazio le istituzioni per questo tributo a don Peppe”, ha dichiarato la sorella del sacerdote ucciso 30 anni fa a Casal di Principe, Marisa Diana. “Possa lui dall’alto indicare la via alle persone che lavorano in questo palazzo”, ha concluso. Con lei, anche don Franco Picone, il sacerdote che nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe ha sostituito don Peppe dopo la sua morte, e una rappresentanza del Comitato Don Diana e di Polis. Al taglio del nastro presenti tutti i consiglieri regionali, l’eurodeputato Pd Raffaele Topo e le alte cariche istituzionali delle forze dell’ordine e militari. IN ALTO IL VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA