“Impressionisti e la Parigi fin de siècle” è una mostra di studio e di ricerca che serve a capire cosa c’è dietro l’Impressionismo, senza effetti speciali e con grandi capolavori”. Vittorio Sgarbi, curatore dell’esposizione che ha aperto al pubblico dal 23 novembre nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, ne parla in questi termini, aggiungendo che “sarà utile venire a vederla per capire il percorso che hanno fatto i pittori per diventare gli impressionisti che conosciamo”.
La rassegna, prodotta da “Navigare Srl”; in collaborazione con Polo Culturale Pietrasanta e Lapis Museum e patrocinata da Regione Campania e Città di Napoli, è un’esposizione dal carattere antologico in omaggio al rivoluzionario movimento artistico francese nato 150 anni fa.
Le 69 opere esposte, realizzate da 40 artisti prevalentemente francesi, sono suddivise in 3 sezioni, secondo gli allestimenti voluti dal co-curatore Stefano Oliviero, che tracciano la storia delle origini e le evoluzioni dell’Impressionismo, sullo sfondo della Parigi di fine secolo, vivace e luminosa protagonista di epocali cambiamenti. IN ALTO IL VIDEO